Sempre Federica Brignone. Straordinaria, ancora una volta. E proprio sul fil di sirena del suo 2024, si toglie un’altra soddisfazione, si mangia la sua ciliegina sulla torta: arriva pure il trionfo in Austria, dove non era mai riuscita, portandosi a casa il gigante di Semmering. Secondo successo dell’anno dopo Solden, secondo gigante su tre stagionali, un successo straordinario ottenuto tagliando il traguardo dopo una discesa perfetta, una discesa percorsa in 2:03.14, quel che basta per precedere la campionessa della specialità come la svedese Hector o la stessa neozelandese Robinson. Un bis eccezionale, dunque, dopo aver dominato già la prima manche. Un risultato straordinario che tra l’altro rinsalda il suo primato nella classifica generale della coppa del Mondo: 319 punti all’attivo, davanti a Rast e Behrami, svizzera oggi soltanto nona complice sorprendente erroraccio a metà discesa. Risultati storici per Federica Brignone, che più passa il tempo più contribuisce a scrivere non soltanto record ma proprio libri di storia dello sci azzurro: nello slalom gigante col 14° successo personale stacca Compagnoni e diventa, proprio in questa specifica specialità, l’italiana ad averne vinti di più; ma se guardiamo nel complesso ed estendiamo mire novecentesche ancor più larghe, col 71° podio in carriera diventa la sciatrice azzurra ad aver ottenuto più medaglie, seconda soltanto al mitico Alberto Tomba. Per Marta Bassino invece comunque un ottimo settimo posto: posizione che rispecchia l’andamento di gara, lontana dal podio sì, ma senz’altro continuità e livelli.

