Non era certamente questo il modo in cui il Milan avrebbe voluto approcciare gli ultimi giorni di mercato invernale, con quegli ottavi ormai alla portata scappati invece via con la sciagurata prestazione di Zagabria. Una sconfitta che oltre a costringere i rossoneri ai sedicesimi di Champions ha emanato segnali stessi di potenziale rivoluzione in attacco su cui soprattutto con l’avvento del nuovo Conceicao forse sotto sotto si ragionava da settimane. Morata non ha mai convinto il tecnico lusitano: rapporto mai decollato, ieri sostituito all’intervallo e qualcuno serpeggia siano pure volate parole grosse. Può pertanto lasciare dopo soli sei mesi: sul capitano delle Furie Rosse che quest’anno viaggia verso le 32 primavere fiocca l’interesse del Galatasaray: parti al lavoro per un prestito con obbligo di riscatto, può entrare quel cash che il Milan destinerebbe al grande obiettivo per l’attacco presente e futuro, Santi Gimenez. Ora, attenzione: indipendentemente dal fattore economico, su cui come spiegavamo giorni fa sussiste ancora distanza, adesso è subentrato un altro aspetto che può complicare l’affare, ovvero la possibilità che rossoneri e Feyenoord possano nel giro di poche settimane ritrovarsi contro ai playoff di Champions League. A Rotterdam vendono il loro calciatore migliore per ritrovarselo contro in una decina di giorni? Difficile pensarlo. Domani, pertanto, al sorteggio delle ore 12, sarà giornata decisiva. Nel frattempo i rossoneri calibrano il controrilancio: 30 non bastavano, serve almeno una cifra tra i 40 e i 45. Domani potenzialmente già giornata decisiva per ribaltare contesto di trattativa, lanciare l’assalto e trasformare in realtà l’oggetto del desiderio dell’inverno rossonero. Nel frattempo, a proposito di porte scorrevoli, se Tammy Abraham resterà cover fino a giugno dal momento che i rossoneri rispetteranno il contratto di prestito con la Roma, saluta con la stessa formula baby d’oro Camarda: favore a Galliani, ma a crescer nella vicina Monza.


