di Simona Tenentini
VITERBO – Da oggi Viterbo ha il “suo” ospedale: Belcolle diventa Santa Rosa e stamattina all’ingresso è stata svelata e benedetta dal vescovo Piazza una statua gigante della protettrice della città accoglie i malati ed i familiari.
“Un ospedale vero” come lo ha definito il commissario straordinario della Asl, Egisto Bianconi visto che, contestualmente all’inaugurazione, è stata aperta anche la nuova ala del Corpo A3, ampliando servizi e prestazioni per i pazienti.

E’ lo stesso Bianconi a delineare il nuovo volto del nosocomio a 42 anni dalla possa della prima pietra, non prima, però, di aver ringraziato personale e degenti per il supporto e la tolleranza in “questo periodo di transizione che ci traghetterà verso il futuro”.

“L’apertura della nuova ala, in cui sono ubicati vari reparti tra cui quello di chirurgia generale – prosegue Bianconi – permette il collegamento diretto con i blocchi operatori, che ora saranno raggiungibili in tre minuti e non più in 25 come succedeva precedentemente.
C’è stata un’implementazione notevole di posti letto, che da 326 sono passati a 455, un numero in grado di erogare servizi necessari all’intera provincia, è stata aperta una sala angiogografica e sono state attivate due risonanze magnetiche, inoltre sono in itinere i lavori per una nuova piastra tecnologica e per la realizzazione della PET nella medicina nucleare”.
Gli annunci proseguono: “Si stanno ultimando i lavori del Pronto Soccorso e, finalmente, la sala accoglienza per i familiari non sarà più sotto ad una tenda. Infine, entro il 30 aprile, sarà attivo il reparto di ematologia dopo venti anni.”
“Saranno tre anni di profondo cambiamento – ha proseguito il presidente della Regione, Francesco Rocca, per un luogo che ambisce a divenire un polo d’eccellenza, in grado di mettere fine, dopo anni, alla migrazione sanitaria e che sia all’altezza dei pazienti e degli operatori. Un risultato che è frutto di studi e pianificazione demografica, elementi finora assenti nella programmazione sanitaria.
L’intitolazione di oggi a Santa Rosa – conclude Rocca – non è semplicemente un elemento religioso ma rappresenta il profondo legame che la città ha con la sua santa. L’inaugurazione odierna consegna a Viterbo un ospedale ammodernato e potenziato a livello strutturale e tecnologico, in grado di offrire livelli di qualità ed efficienza elevati”


