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    1 Febbraio 2025
    AS Roma, scaricato Zalewski: prestito con diritto, se ne va all’Inter

    Sembra giunta definitivamente ai titoli di coda l’esperienza capitolina di Nicola Zalewski. Adesso sì. Dopo tanti tira e molla, una posizione sempre più vacillante a cavallo del susseguirsi di allenatori nel 2024, le bizze con la Società e quelle settimane settembrine passate fuori rosa, un rapporto ormai logorato con club (per aver respinto Galatasaray e non solo estate scorsa) e con la piazza, stanca di prestazioni che certamente non hanno mai rispecchiato quel potenziale processo di crescita intravisto in lui quando Mourinho lo fece debuttare. Sembrano lontanissime, adesso per l’appunto sì, quelle scene di Tirana in cui intonava Campo Testaccio in coro assieme ai tifosi giallorossi in festa per la Conference 2022. Era chiaro, poteva andar via. Già da tempo. E nemmeno Ranieri ha cambiato il suo destino. Anche perché l’arrivo del polivante Rensch di fatto gli aveva tolto ogni spazio o prospettiva. Una prospettiva diventata per l’Inter, che ne ha colto l’opportunità anche vista la semplicità dell’operazione. Andrà in nerazzurro, semplice prestito con diritto di riscatto. Rinnoverà burocraticamente per un altro anno quel fatidico contratto in scadenza a giugno, poi nelle prossime ore arriverà a Milano per firmare coi nerazzurri. Si adatta a contesto di quinto, l’ex vice Dumfries come Buchanan (per carità, c’è sempre Darmian) è andato al Villarreal, in prestito con diritto era un’operazione che Marotta e Ausilio hanno ritenuto di poter fare. L’ipotetico riscatto è fissato sui sei milioni più bonus. Sei mesi per convincere l’Inter, altrimenti sarà ritorno alla casa madre, ma soltanto di passaggio. In casa Zalewski è finita l’era giallorossa, quella della culla, quella della Capitale romanista che l’ha cresciuto.