Spirale disastrosa e contesto di classifica disperato. Ne abbiamo scritto, descritto e trattato tante tante volte, ormai; stavolta, esattamente come per Angelozzi e la dirigenza giallazzurra, non c’era più tempo da perdere. Altro che tempo delle chiacchiere. Servivano fatti. Ultimo giorno di mercato e le ultime mosse. E così quantomeno è stato. Poi, se effettivamente buoni e positivi o negativi.. soltanto il tempo spirerà il suo destino. Un Frosinone Calcio drammaticamente penultimo in cadetteria, a quattro punti pensate nemmeno dalla salvezza, ma dal playout: quartultimo posto infatti in questo momento occupato dal SudTirol a 25, giallazzurri a quota 21, tre lunghezze in più del Cosenza fanalino a 18. Insomma, situazione disperata. Angelozzi a Milano da giorni per gli ultimi colpi che possano risollevare le sorti di una stagione disastrosa. A sorpresa torna capitan Lucioni, leader puro, amato dalla tifoseria, storico capitano della promozione del 2024. Arriva libero dopo l’ultima esperienza a Palermo. Serve gente così, non ci sono più dubbi. Confermate poi nel pomeriggio le operazioni per cui Angelozzi era salito su fino allo Sheraton, a Milano, ovvero il ritorno di Koné dal Como e l’arrivo concomitante di Bohinen: bei colpi, l’ultimo troppo chiuso a Genova. Vengono per rinforzare una mediana che ha perso Gelli: come avevamo anticipato settimana scorsa sempre più forte quell’interesse della Cremonese: la trattativa nel weekend sembrava tramontata, arrestata da complicanze, ma l’imprevedibilità dell’ultimo giorno di mercato ed il doppio concomitante ingresso giallazzurro appena descritto ha riaperto le porte, tre milioni sul piatte e nullaosta definitivo. Bravo Angelozzi, comunque. Con esperienza ha saputo mantenere la calma in un mare in tempesta e metter dentro quanto necessario, anzi. Già, perché in serata è sorta a sorpresa la possibilità d’andare a prendere Di Chiara, chiuso in A a Parma: altro tasso di grandissima esperienza, il classe 1993 arriva pensate a titolo definitivo.


