Non c’è pace per Fabio Di Giannantonio. Il polita romano di Moto GP avrebbe desiderato soltanto iniziare il nuovo anno senza alcun tipo di incidente o problema fisico. Invece il 2025 parte esattamente come terminato il 2024, quando fu costretto ad anticipare l’operazione e ritirarsi prima dei due gran premi finali della stagione precedente proprio in ottica, visione e lungimirante prospettiva d’aver più tempo per far respirar il suo fisico, rimettersi in sesto e ricominciare l’annata successiva più forte di prima. Sempre la stessa spalla stregata, a questo punto: all’epoca fu grave danno articolare che si portava dietro dall’incidente estivo, adesso dalla stessa parte del corpo si narra una frattura alla clavicola sinistra. Come? Purtroppo al primo giorno dei test a Sepang. Una caduta, ancora sfortunata ed a questo punto rovinosa, che come prima diagnosi ha riportato proprio quella frattura che lo costringerà nelle prossime ore a rientrare immediatamente in Italia, direzione domestica capitolina, per sottoporsi a cavallo del weekend all’operazione per chiudere il nuovo amarissimo problema il primo possibile. Un infortunio meno temibile o grave del precedente, senz’altro, ma costringerà Diggia ai box proprio quando tutti scaldano i motori. E nel fermento, lui è costretto a guardare. Ancora una volta. Un peccato, per chi s’appresta a debuttare alla Ducati Factory, una nuova esperienza dopo l’addio VR46 Racing Team che parte tutt’altro che nel modo sognato o desiderato.
