Vittoria fondamentale per la balbettante Juventus di Thiago Motta che sul Lago di Como batte i lariani di Cesc Fabregas per 2-1 e resta in scia dell’obiettivo, quel carro Champions in cui ad oggi concorrono e sognano Lazio e Fiorentina, oltre ovviamente al nuovo rinvigorito e rilanciato Milan del mercato dell’era Conceicao. Una Juve cinica, questo la rende da grande squadra, ma ci si aspettava qualcosa di più. Vittoria di contenuti, anche perché a decidere è la doppietta di Kolo Muanì, un’altra, una settimana dopo l’Empoli, attaccante transalpino che apre e chiude al tramonto su rigore, massima punizione conquistata da Gatti subito dopo l’erroraccio di Nico Paz che poteva significare vittoria lariana. Rimpianti per Fabregas, che nonostante proposta e futuro che ripagherà lascia al presente altri punti salvezza; ma tante, comunque, le loro note positive, il solito ormai Diao, prodotto preso dal Betis lettalmente esploso al terzo timbro nel giro di poche settimane. Devastante il suo impatto in A e tante note positive. Per la Juve rischio di perderla, ma alla fine vittoria pesantissima, sospirone per Motta: tre punti in cassaforte. Doppio Muanì e Dusan Vlahovic ancora in panchina: fa effetto.