Niente da fare. Nemmeno stavolta arriva la prima vittoria di un 2025 fin qui stregato, un’annata partita peggio di come chiuso o quanto raccontato dal 2024. Il Frosinone continua a veder fantasmi e non riesce nemmeno stavolta a scacciare maledizioni o stregoneria. Ancora infatti rinviato l’appuntamento con un successo che manca ormai da quelle che sembrano ere geologiche lontanissime, soprattutto in un campionato come la B e dopo l’estenuante e difficoltosa sessione di mercato di riparazione: allora e all’epoca era infatti Santo Stefano, il 26 di dicembre. La dirigenza continua a conferire e confermare fiducia al giovane tecnico Greco ma i risultati non si vedono: allo Stirpe stavolta 1-1 col Catanzaro. Un avversario che sogna e punta i playoff. Un avversario a dir la verità messo oggi in seria difficoltà sotto la pioggia dello Stirpe. Campo pesante e condizioni complicate ma finalmente i giallazzurri sembrano aver capito in che latitudini navighino e come interpretare le gare, come chi ha fame e lotta disperatamente per la salvezza. E così infatti prima sfiora Ambrosino poi timbra Lusuardi che il Frosinone sorprende il Catanzaro e si porta avanti all’intervallo. Nella ripresa sofferenza e gestione di marca ospite, ospiti premiati dal gioiello di Quagliata che sul viale del tramonto del match stampa un pari che alla fine, forse, fa paradossalmente più contenti i giallorossi. Per i giallazzurri da raccogliere sicuramente aspetti positivi come interpretazione, spirito di sacrificio e soprattutto le prestazioni dei nuovi debuttanti: da Di Chiara fino ai due centrocampisti Kone e Bohinen. Ma resta l’amaro in bocca per il pari incassato che inchioda i giallazzurri ancora al penultimo posto in graduatoria. La classifica langue: ancora tre punti di distanza pensate dai playout.

