Termina tra mille applausi, complimenti dell’avversario e soprattutto standing ovation del pubblico di Rotterdam la favola Mattia Bellucci a Rotterdam. La cavalcata s’arresta in semifinale: a vincere e dominare la gara dall’inizio alla fine stavolta è De Minaur, l’australiano che rispetta i pronostici e servendo uno netto 6-1 e 6-2 si porta a casa il pass per la finalissima domenicale. Serve abitudine mentale a giocare a questi livello e contro questo tipo di avversari; Mattia aveva già stupito tutto e tutti con un torneo che non solo l’ha solo teletrasportato nel tennis dei grandi ma soprattutto da autentica rivelazione di una competizione di questo calibro l’ha proiettato sulle copertine di tutta Europa come nuova stella nascente del movimento tennistico azzurro. Vertiginosa la sua scalata nel ranking ATP, ma come detto c’è molto di più: fantascienza soltanto sognarlo una settimana fa, Bellucci non avrebbe mai pensato che la trasferta a Rotterdam sarebbe durata così tanto, farsi strada e arrivare così lontano sul tabellone dopo aver mattato vittime così illustri come Medvedev prima e Tsitsipas poi poteva esser nient’altro che un sogno. Adesso è diventato realtà: semifinale e Top 4 all’interno di un ATP 500, risultato che tanti suoi colleghi e connazionali più prestigiosi da tempo francamente non riescono più a conquistare. Dopo Sinner e chiaramente Musetti, a cui va accostata la rinascita di Sonego manifestata a Melbourne, in coda è nata un’altra stellina. In quello che a tutti gli effetti diventa il periodo più fertile della storia del tennis tricolore. Quel tricolore che nella kermesse olandese ha portato in alto da solo, sostanzialmente, il buon Mattia Bellucci, considerando le premature eliminazioni proprio di Sonego, Cobolli e Berrettini. Adesso il rientro in Italia: delusione logistica e tanta stanchezza, quella che anche in semifinale e soprattutto a livelli come questi è costata caro così come il fattore esperienza. Ma vento in poppa, bagaglio incredibile e dimensione ribaltata: la carriera di Mattia Bellucci è definitivamente sbocciata.


