Luce azzurra all’Olimpico: bella e sofferta, l’Italrugby batte il Galles e centra la prima vittoria al Sei Nazioni 2025
Sport
8 Febbraio 2025
Luce azzurra all’Olimpico: bella e sofferta, l’Italrugby batte il Galles e centra la prima vittoria al Sei Nazioni 2025

Eccolo il primo successo dell’Italia del rugby al Sei Nazioni 2025. Dopo la sconfitta di Scozia di settimana scorsa, fiocca invece la prima vittoria davanti alla cornice di pubblico dell’Olimpico di Roma. Sorge dunque metaforicamente il sole nella Capitale, la fortissima luce azzurra dell’Italrubgy che dopo ben 18 anni torna a battere gli orgogliosi Dragoni di Galles tra le proprie mura amiche, dopo aver già vinto a casa loro l’anno scorso e nel 2018. Il movimento azzurro aveva messo nel mirino la data di questo sabato: sapeva che oggi poteva e doveva scoccare la prima vittoria, l’appuntamento col successo. E così al debutto interno è fioccato un 22-15 che sblocca la classifica azzurra. Per un movimento in crescita, un movimento azzurro che ai giorni d’oggi tra sviluppo e coltivazione dei suoi talenti, lavoro dei club e soprattutto quello della Nazionale coi commissari tecnici che si sono succeduti fino alla radiosa fin qui era Quesada dipinta dai suoi capolavori, vanta ambizioni ancor più grandi d’evitar com’è sempre stato quel cucchiaio di legno e ultimo posto a cui spesso e volentieri nel susseguirsi dei decenni siamo stati destinati. Oggi l’Italia ha cambiato dimensione. E con le sue armi spaventa tutti. Bella, bella Italia per 60 minuti. Trascinano i punti al calcio di Allan, timbra la meta di Capuozzo, splendida mole ed espressione al tempo stesso di un’Italia per diversi tratti persino dominante. Un’Italia ha giocato bene in mischia, ha giocato bene al piede e soprattutto ha mostrato solidità, difendendo bene, compatta, da squadra, nei momenti chiave del match. Parliamo di sessanta minuti perché? Perché nel finale sofferenza e francamente quel pizzico d’apprensione che ha reso tutto più emozionante ed eccitante per chi apprezzava spettacolo da esterno ma che al tifoso azzurro ha fatto e non poco ballare le coronarie: orgoglio dei Dragoni negli ultimi 20, ingenuità potenzialmente pesanti e che rischiano forse di rovinare tutto negli ultimi sette/otto, quando prima per l’espulsione di Riccioni e successivamente addirittura quella di Lamb l’Italia resta in doppia inferiorità numerica. Ma in tredici esce tutto il cuore azzurro, la stoffa, la pasta, il comun denominatore dell’esser gruppo vero e di saper soffrire insieme: l’Italia sgancia l’ultimo sforzo e trascina in porto con le unghie e con i denti un 22-15 pesantissimo, quello che avvia il suo 2025, quello che al fischio finale e sospirone dell’Olimpico fa esultare e abbracciare il popolo azzurro. Chiusa la prima doppia di Sei Nazioni: per l’Italia il primo successo. Adesso break: gonfi e soddisfatti, ma ancora e sempre affamati. Questo è e deve restar lo spirito. Appuntamento al 23, quando arrivà l’attesissima sfida alla Francia. E con le nostri ambizioni, tanto per far capire quanto sia cambiata la dimensione del rugby azzurro.