MONTEFIASCONE – Montefiascone è ancora sconvolta dalla morte di Mirco Capotosto, a soli 37 anni, nella giornata di sabato scorso.
Ieri, in paese, si sarebbe dovuta tenere la prima sfilata dei carri allegorici, evento annullato con una comunicazione ufficiale nella tarda mattinata.
Una tempistica da molti giudicata tardiva e poco tempestiva che però, necessariamente, è legata a comunicazioni e rituali burocratici di non rapida fattibilità.
A seguito delle numerose polemiche che si sono venute a creare, anche la sindaca, Giulia De Santis, ha deciso di intervenire nella vicenda.
“Una giovane vita è stata spezzata.Un coetaneo che tutti conoscevamo ha lasciato la nostra comunità troppo presto, in modo improvviso, lasciando parenti, amici, conoscenti e tutti noi increduli e nel dolore, come tanti altri giovani e amici di tanti se ne sono andati, in silenzio. Oggi doveva essere un giorno di festa; la prima uscita del carnevale montefiasconese.Ho visto gli occhi del Presidente e di tutti i ragazzi dell’associazione; non erano occhi di persone che non tenevano conto della disgrazia che è successa e del dolore della famiglia. Tutt’altro. Nessuno di loro aveva lo spirito della festa, nessuno. La maggior parte sono coetanei di Mirco e tutti, fin da subito si sono fatti la stessa domanda: se fosse il caso di annullare l’uscita.Se fosse il caso di farla nel suo ricordo. Perché non è così facile come si pensa tornare indietro su una organizzazione così enorme come quella che sta dietro all’evento che oggi si sarebbe dovuto tenere, per mille motivi, la maggior parte di tipo logistico organizzativo, che nulla hanno a che vedere, però, con la mancanza di rispetto difronte ad una tragedia simile che nè il presidente nè tutti gli altri hanno mai mostrato.Le polemiche che i social hanno riportato sul fatto che dovesse essere presa una decisione prima e che l associazione è insensibile non portano rispetto in primis al dolore che la nostra comunità sta vivendo.
Adesso prevalga il silenzio ed il rispetto per una famiglia distrutta da un dolore non descrivibile a parole.Insieme al presidente, al direttivo e a tutta l associazione ci stringiamo a loro.”

