BRUXELLES – “Le Pmi hanno bisogno di risposte concrete e di un cambio di passo rispetto agli ultimi cinque anni di Green Deal, che hanno penalizzato le imprese energivore senza garantire una reale competitività globale. Per questo, insieme a 56 colleghi europarlamentari di diversi schieramenti politici e di 15 Paesi, ho firmato un appello trasversale alla Commissione europea affinché il prossimo Clean industrial deal includa misure efficaci per sostenere le Pmi e i distretti ad alta intensità energetica, con particolare attenzione al settore ceramico”. Così Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo ed eurodeputata di Fratelli d’Italia/Ecr, interviene sull’iniziativa lanciata dall’Epcf – Forum ceramico del Parlamento europeo.
La manifattura è sotto pressione per la nuova impennata dei costi energetici e la concorrenza di attori globali, come la Cina, fa notare l’eurodeputata componente della Commissione per lo sviluppo regionale (Regi). In particolar modo, “il settore ceramico è una delle eccellenze produttive europee, un comparto strategico per l’industria manifatturiera e per l’occupazione in molte regioni, tra cui l’Italia”.
La peculiarità è l’altissima intensità energetica e necessita di strumenti adeguati per affrontare le sfide senza perdere terreno sui mercati internazionali. E prosegue: “Il settore ceramico è per altro di grande qualità, sostenibilità e innovazione, è un patrimonio da tutelare. “La Bussola sulla competitività non resti solo un titolo. Vogliamo un’Europa che protegga senza penalizzarla, e tenga in considerazione le esigenze di imprese con prerogative molto diverse dai grandi gruppi”.
Il documento, sottolineato anche da un articolo del Sole 24 Ore, è stato inviato giovedì scorso ai commissari Stéphane Séjourné, Strategia industriale, Teresa Ribera, Transizione giusta e competitiva, e Wopke Hoekstra, Azione climatica, chiede alla Commissione von der Leyen di garantire strumenti finanziari e normativi adeguati, tra cui un ‘Patto per le Pmi pulite e l’industria locale energivora’. Tra i firmatari dell’appello, oltre a Sberna, anche il capodelegazione di Fratelli d’Italia/Ecr, Carlo Fidanza.


