Il calcio per definizione può descrivere labirinti di destini poco prima impensabili diventare realtà. Storie e scherzi del destino, alla fine preziosi e da copertine. Scenario e contesto che questi giorni descrive meglio di qualunque altro aspetto ciò che Latina Calcio e Ferdinando Mastroianni stanno vivendo. Ancora insieme. Forzatamente prima, meravigliosamente oggi. E quel prima, senza scavar troppo nel passato remoto, sfocia nel passato prossimo: sette giorni fa. Perché la storia ha del paradossale (ed è bello così). Faticava a sbloccarsi in campionato, quest’anno; la sua era pontina sembrava giunta al capolinea; quel desiderio di separarsi era reciproco, da tempo. Ma quella volontà è stata fatta scendere a tavolino troppo tardi: soltanto nelle ultime 24/48 ore di mercato di riparazione il Latina ha provato a intavolare il maxiscambio col Monopoli (che sembra metafora da giochi da tavola, ma non lo è), quello che avrebbe coinvolto Yeboah, un’operazione alla pari evidentemente richiesta da Boscaglia che avrebbe ottenuto quel tipo di punta muscolare, di gamba e da profondità designata per assortire meglio l’attacco nerazzurro. Alla fine per tempi tecnici non è stato possibile, come vi abbiamo smascherato una settimana fa, realizzare lo scambio last minute. L’errore fu proprio costruirlo in extremis. E allora, per fortuna del direttore Patti, fiocca la magia di questo sport. E la bravura di Boscaglia. Navigatissimo. Perché una volta rimasto Mastroianni, ha saputo stimolare la sua punta. Rilanciarlo. Ricostruirgli una dimensione all’interno della rosa. E nella gara con la Cavese, una gara tormentata e tempestosa che ha descritto polemiche e veleni arbitrali con furibonde proteste degli ospiti, sono arrivati tre punti pesantissimi graffiati proprio dal bomber col biglietto pronto soltanto qualche giorno prima, direzione Monopoli. Una vittoria pesantissima che consente, dopo qualche risultato negativo, al Latina di tornare a respirare. Il becco è fuori, la prua pure. La missione è trovare adesso continuità per scalzare definitivamente ogni rischio playout.
