Ha dell’incredibile quanto successo nel calcio turco. Ha dell’incredibile quanto sta facendo discutere negli ultimi giorni e persino ancora nelle ultime ore quanto accaduto nel weekend di massima divisione turca, coi calciatori dell’Adana (ex squadra di Balotelli, ndr) ed il Galatasaray. Un calcio di rigore assegnato ai giallorossi nato per un presunto fallo su Mertens, di cui anche le immagini al Var suggerirebbero evidente simulazione: Cakir, tra l’altro e per giunta arbitro internazionale, non revoca la sua decisione, non torna sui suoi possi e conferma il rigore al Galata. Morata appena arrivato trasforma e porta avanti i suoi, prima che per protesta e sgomenti i calciatori avversari decidano di lasciar il campo e abbandonare l’incontro. Un attacco al presunto potere del Galatasaray, un caos, un manifesto tutt’altro che spot per il calcio turco, un manifesto che anzi palese e fotografa uno specchio di veleni, polemiche e tensioni che alludono al più profondo. Un Galatasaray, il cui potere nell’opinione popolare non sarebbe solo tecnico (parliamo naturalmente di uno dei colossi più vincenti del calcio turco) la cui tifoseria tra l’altro è particolarmente detestata e attaccata da tutte le altre, in quanto accusata di contribuire a creare un clima di violenza sugli spalti. Quest’anno s’è assistito ad episodi dubbi in favore del Galata, e l’ultimo sarebbe stato la più classica delle gocce che hanno fatto traboccare il vaso. E allora.. Jose Mourinho. Che coi suoi “Mind Games” pizzica di continuo, come ha sempre fatto ovunque, gli avversari. Portandosi il popolo del suo Fenerbahce che in campionato insegue tutto dalla sua parte. Un personaggio forte e potente, dimensione turca. Ed il club, incalzato dall’avvento di Mou, ha sparato, fortissimo: “Con i vostri contratti illegali, la pubblicità di biglietti del mercato nero e le scommesse illegali, continuate a ingannare il nostro Stato e la Federazione Calcistica della Turchia. Con i membri dei media da voi controllati e le dichiarazioni ipocrite, continuate a ingannare l’opinione pubblica. Continuate a ingannare gli arbitri e gli appassionati di calcio con i vostri calciatori che da anni agiscono in modo ingannevole! Grazie a voi non è rimasta né fiducia né giustizia! Ma voi siete sempre i più innocenti e i più vittimizzati! Congratulazioni, cosa avete fatto al calcio turco!”. Insomma, altro che bufera: mina Mou, in Turchia è esplosa la guerra del calcio.


