Ed è una Federica Brignone senza limiti quella di cui abbiamo il privilegio di poter raccontare e narrare gesta, capolavori, trionfi dei giorni d’oggi. Stavamo quasi per terminare lessico e vocabolario dopo una stagione invernale così densa, gloriosa e ricca di successi fino a quando, poco fa, non è riuscita a proiettarci nell’emisfero dei sogni, quello dove tutto ma proprio tutto è consentito, fantascienza che diventa realtà. Ed è fioccata anche la ciliegina sulla torta. Anzi, più che ciliegina, decisamente più grossa. A suggellare annata e stagione straordinaria fiocca infatti anche la medaglia d’oro ai Mondiali d’Austria nel gigante. Una prestazione formidabile: prima a partir forte, poi a combattere alla distanza la super prova della favolosa (va detto) Alice Robinson. Nel finale, quando la neozelandese aveva assaggiato il controsorpasso, arriva la perfezione di Federica: gestice al meglio e chiude col muso davanti, davanti a tutte. Protagonista e miglior tempo in doppia manche megagalattica. E riscrive la storia alpina italiana contemporanea: quasi trenta anni dopo il gigante torna azzurro, l’ultima volta fu soltanto Compagnoni nell’ormai remoto 1997. Federica imperatrice, dunque: trionfo valdaostano a Saalbach, abbiamo una fuoriclasse senza limiti.