Ombre e nuvoloni diventati progressivamente grandine, sul futuro di Daniele Rugani. L’ex pluriennale difensore di scorta della Juventus, ormai trentenne e scaricato anche lui dalla nuova rivoluzione bianconera, dalla scorsa estate infatti girato intanto in prestito all’Ajax in attesa di decisione/separazione definitiva, adesso nutre a tutti gli effetti grane e guai ben più grossi dell’aspetto professionale e calcistico. Arriva infatti la decisione su una vicenda delicatissima che si portava dietro da un anno e mezzo e passa, dall’estate del 2023 per l’esattezza, quando fu protagonista di un incidente su strade esterne a Torino senza fortunatamente conseguenze su altre vetture. Il fatto risale alla notte del 21 luglio del 2023: l’aspetto determinante è che fu trovato positivo all’alcool test. Nella fattispecie, nei due test di quella notte fu riscontrato un tasso per litro di sangue d.156 nel primo e 1.54 nel secondo test. Il suo legale aveva fatto ricorso al primo decreto del pubblico ministero, che all’epoca sanciva confisca dell’auto e 5000 euro di multa. Bene, ieri è arrivata la sentenza definitiva: una vera e propria stangata dove si va sul penale, Rugani è stato infatti condannato a sei mesi di arresto con condizionale, oltre chiaramente la confisca dell’auto, revoca della patente e 2000 euro di multa. Avrebbe potuto pagare 5000 più confisca dell’auto, ma il ricorso è andato male (qualcuno vicino al calciatore sostiene che tenga particolarmente alla sua Maserati..): adesso nutrirà guai ben peggiori. Senza considerare quanto possano influenzare gli ultimi anni della sua carriera da calciatore professionista a grandi livelli.
