Scarno e breve. Così il comunicato con cui il Frosinone ha annunciato l’esonero di Leandro Greco: “Frosinone Calcio comunica di aver sollevato Leandro Greco dalla guida tecnica della prima squadra. Il club giallazzurro ringrazia il mister per il lavoro svolto e gli augura il meglio per il suo futuro professionale”. Non è bastato quindi il pari interno riagguantato all’ultimo respiro con la Reggiana per salvare la panchina all’ex tecnico della primavera giallazzurra. All’interno della loro disastrosa stagione, forse la più complicata dell’era Stirpe, patron e direttore Angelozzi perdono dunque la loro personale scommessa. Salta infatti il secondo tecnico dell’annata 24/25, prodotto della primavera a cui (a questo punto evidentemente in maniera troppo prematura) affidarono l’incarico sulle ceneri del disastro Vivarini scorso autunno. Una missione evidentemente più grande del buon Leandro. Che lascia definitivamente la casa madre, tra l’altro: come si evince dal comunicato, nessun ritorno nel settore giovanile, gli si augurano semplicemente le migliori fortune per il proseguimento della sua carriera. D’altronde ieri si doveva vincere, punto. Come abbiamo ampiamente narrato e descritto. I fischi del pubblico inequivocabili. Una squadra incapace di tirare a porta per 70 minuti. L’approccio, nonostante urgenze e necessità, completamente incomprensibile. Una squadra incapace di vincere nel 2025. Frosinone che naviga ancora in zona retrocessione: sole 23 lunghezze all’attivo, penultimo della classe. Adesso ore decisive per capire la prossima mossa: il sogno e la suggestione porta al nome di Ballardini, ma occhio al ritorno di Vivarini sussurrato da più di qualche voce di corridoio.
