Pokerissimo. Superiorità manifesta. Al centro delle copertine del lunedì d’Eccellenza laziale c’è senz’altro la capolista, quel Valmontone che irrefrenabile e senza fronzoli sbarca ancora sul Tirreno e domare e dominare: stavolta passeggia a Ladispoli, cinque a zero netto, a segno tutti i batteristi offensivi. Apre Roberti per una gara che dura solo un tempo: nella ripresa ci pensa Rossi e l’Academy si sgretola, tra Valentini, Oduamadi e Bertoldi diluvia sulle spalle di Bosco e di un club adesso penultimo della classe che significa serio rischio retrocessione. Una vittoria festeggiata alla grande perché la diretta concorrente più importante delle ultime settimane, tra l’altro sorpassata proprio settimana scorsa, perde ancora punti: l’ormai inseguitrice W3 lascia sul campo altri punti, resistenza arcigna e insidiosa Certosa, reti inviolate a Maccarese. Siamo dunque 49 a 46: salgono a tre le lunghezze che proiettano la prua del Valmontone decisamente più avanti dei rivali per la promozione diretta. Chi ha perso terreno invernale e doveva sfruttare queste occasioni per rinfilarsi e provare a trasformare ancora quella che sembra una lotta a due era il Civitavecchia. Dopo due vittorie consecutive, quelle che avevano riproiettato la Vecchia sui binari giusti, i nerazzurri falliscono la prova del nove e perdono altri punti pesantissimi: fa male, malissimo la sconfitta per uno a zero sul campo dell’Aranova. Partita contratta per un equilibrio che l’undici di Castagnari ha cercato più volte di spezzare; ma senza successo, e invece di passare incassa, l’ex Marino infligge una condanna che trafigge e spezza i nerazzurri. Una vittoria che riapre eccome scenari playoff per l’Aranova, sesta forza del campionato che adesso avvicina le prime cinque: Vecchia terza nelle terre del mezzo, sconfitte anche per Viterbese (come descritto ieri) e Tivoli.

