di Simona Tenentini
GROSSETO – Ascoltare musica rende felici, così come mangiare un buon piatto di pasta.
Nel caso di Lucio Corsi si può dire brillantemente raggiunto questo mix di perfezione.
Il giovane artista rivelazione di Sanremo, che ha conquistato sia il secondo posto che le critiche positive di pubblico ed esperti, è, infatti, l’erede di ristoratori conosciutissimi nella Maremma toscana.
Nell’attività di famiglia, Macchiascandona, a Castiglion della Pescaia, si possono mangiare “i tortelli più buoni del mondo” e la nonna, Milena Marchetti, è considerata una vera e propria icona della ristorazione.
Lucio Corsi dunque è cresciuto tra chitarra e fornelli e, da sempre, immerso nel mondo dell’arte: sua mamma, Nicoletta Rabbiti è pittrice ed ha realizzato i quadri del ristorante che ora sono le cover dei dischi di Lucio, suo padre, Marco Corsi, è un artigiano del cuoio.
Il folletto che ha incantato il Festival ha iniziato a suonare in quest’ambiente creativo sin da giovanissimo e tutti i famigliari sono molto legati.
la sua combinazione di talento ed originalità ha rappresentato il vero elemento di novità.

il mix perfetto de Lucio Corsi (Grosseto, 15 ottobre 1993) è un cantautore e musicista italiano. Nato a Grosseto nel 1993, è cresciuto nei pressi di Vetulonia, vicino alla località dove la famiglia gestisce un ristorante, Macchiascandona. La madre, Nicoletta Rabiti, è pittrice, mentre il padre, Si è appassionato alla musica guardando The Blues Brothers da bambino e componendo i suoi primi brani sin da giovanissimo, iniziando a esibirsi nei locali e nelle piazze della propria città natale dal 2011. Inizialmente influenzato dallo sperimentalismo dei Genesis di Peter Gabriel, ha composto brani strumentali di rock progressivo, per poi orientarsi verso un cantautorato che ha visto tra i suoi modelli Flavio Giurato e Ivan Graziani. Dopo aver conseguito la maturità al liceo scientifico “Guglielmo Marconi” di Grosseto, si è trasferito a Milano con l’obiettivo di intraprendere la carriera musicale.
“Non solo ho pianto davanti alla televisione, ma quando ho visto mio nipote arrivare secondo al Festival d Sanremo ho rischiato un infarto. Non ci potevo credere dalla contentezza”. Lo ha raccontato all’Adnkronos Milena Marchetti, nonna di Lucio Corsi, titolare del ristorante ‘Macchiascandona’ a Castiglione della Pescaia (Grosseto), comune dove vive il cantautore. “Pur di vedere mio nipote in tv, ho chiuso il ristorante per dieci giorni. Non mi sono persa neanche un minuto di Sanremo e devo dire che ho fatto proprio bene”.”Appena sarà possibile, vorremmo festeggiare Lucio in famiglia – ha detto la nonna – ma noi non lo vediamo da quasi due mesi e ora chissà quando lo rivedremo con tutti gli impegni che ha già. Però penso che abbastanza presto riusciremo ad abbracciarlo, non vedo l’ora”.Milena Marchetti che – secondo il nipote – è bravissima a cucinare i tortelli alla maremmana, descrive Lucio come “un bravo ragazzo, di carattere tranquillo, appassionatissimo di musica.
“Questo ragazzo, da Macchiascandona, da quel ristorante di famiglia che per noi è l’università del tortello, ha dimostrato di essere Lucio. – ha dichiarato Leonardo Marras, Assessore all’Economia e al Turismo della Regione Toscana – Unica vera novità di Sanremo, una storia che forse ci voleva. Quel pizzico d’originalità e di provocazione per vedere il mondo da un’altra prospettiva, e rendersi conto, grazie a quella semplicità, che non è proprio tutto uguale come sembra.Vincere il premio della critica e arrivare secondo è addirittura perfetto, per proseguire in autonomia senza guardare gli specchietti.Tanta roba! Bravissimo Lucio Corsi!

