Playoff Champions, notte rovente: Atalanta e Milan, missione remuntada
Sport
18 Febbraio 2025
Playoff Champions, notte rovente: Atalanta e Milan, missione remuntada

Ancora e subito Champions League. Ancora notti da musichetta e coppe dalle grandi orecchie. E forse, questa, per le italiane, la notte più scottante. Playoff di ritorno, subito, sei giorni dopo quei dolori fiamminghi, a cavallo tra Olanda e Belgio. Tornano subito in campo infatti Atalanta e Milan per una delle notti più pesanti della loro stagione: per entrambe, senza giri di parole o voli pindarici, missione remuntada. Quest’è. I delicatissimi, tortuosi ed insidiosi playoff non potevano esser più fastidiosi di così. In salita, eccome. Perché sia nerazzurri che rossoneri devono capovolgere le sconfitte dell’andata. Partiamo dai rossoneri, giornate e vigilie roventi: la squadra non brilla, col Verona ha vinto ma non convinto, la sconfitta dell’andata in Olanda ha fatto rumore. Non c’è Conceicao, che rientrerà in tempo per la partita, allenatore portoghese al quale la società ha concesso qualche ora/giorno per volare in patria per l’ultimo saluto a Pinto da Costa, storico presidente del Porto al quale era legatissimo. Tornerà in tempo per stasera: testa a San Siro e Feyenoord. Pulisic non è al meglio: entra Musah e s’alza Reijnders, lui confetto delle trame offensive rossonere. C’è Joao Felix e Leao a sostegno dell’uomo più atteso, ancora Santiago Gimenez, chiamato a castigare i suoi ex a differenza dell’andata. Per il Feye due risultati su tre: si riparte dall’uno a zero tulipano dell’andata, fischio d’inizio alle 18.45. Occhio all’ordine pubblico: invasione di sostenitori da Rotterdam a Milano. Prima il Milan, dunque, poi l’Atalanta. Che meritava di chiudere tra le prime otto e nonostante lo splendido 2-2 di Barcellona è stata costretta, anche lei, a ripartire dal purgatorio ottavi. Da posizione vantaggiosa, pescando la più abbordabile, ma tra stanchezza e assenze, ma soprattutto complici episodi arbitrali che hanno fatto lasciato discutere e non poco come quel rigore fischiato contro all’ultimo respiro, si ritrova anche lei a rincorrere in questo caso il piccolo Brugge. Belgi che devono difendere il fortunato e fortuito 2-1 dell’andata. Bergamo carica, stasera è una finale. Quest’Atalanta merita d’andare avanti. Non esiste scivolare su questa immeritata buccia di banana. Hien fuori tre settimane, prosegue l’emergenza difensiva. Ma non sarà minimamente (non lo è mai per la Dea) una gara da difendere. Lookman è recuperato, ma parte dalla panca. Davanti ancora Pasalic a supporto di CDK e Retegui. Serve sbloccarla, snodo cruciale; solo poi, più facile divorare. Per l’Atalanta compito più facile, Milan a San Siro più pregno di contenuti. Ma entrambe possono passare. Il calcio italiano, stasera, passa da Diavolo e Dea.