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    20 Febbraio 2025
    Europa League. Joya stellare, maledizione Porto rovesciata: AS Roma agli ottavi, adesso rischio derby

    “Quando sta bene è di un’altra categoria”. Esordì così Claudio Ranieri tre mesi fa quando subentrò per sposare il suo terzo regno giallorosso. Il protagonista della frase? Naturalmente Paulo Dybala, autentico trascinatore tecnico della Roma di questi anni. E come dargli torto. Un uragano stasera, la Joya. Da solo, con due lampi e due guizzi straordinari, da massima ed elitaria classe cristallina, ribalta una notte nata malissimo, una notte che sembrava risaltare ancora una volta quel Porto cronicamente maledizione europea giallorossa. Rovesciata d’Omorodion a spaventare l’Olimpico, prima che Paulo salisse in cattedra: prima percussione ed esterno dolcissimo, poi finta e controfinta e gran fendente sul primo palo a ribaltare la contesa entro la prima frazione. Nella ripresa l’ingenuità d’Eustaquio spiana la strada ai giallorossi, che rischiano senza chiuderla nonostante la gran mole di gioco e palle gol che costruisce sempre Dybala; alla fine chiude tutto e scaccia la paura l’inserimento di Pisilli, prima che la fortuita autorete di Rensch accendesse quel pizzico d’appresione finale. Stavolta episodi che girano direzione romanista e dopo il pari d’Oporto chiuso tra tensioni e polemiche finisce tre a due per i giallorossi che trascinati dunque da Dybala superano uno degli esami più importanti della stagione: abbattuta la medizione Dragoni, un Porto a dir la verità lontano parente di quella squadra forte, tosta e insidiosa, osso durissimo da battere, che avevamo imparato a conoscere cronicamente negli ultimi decenni. Fiocca quel che più conta: la Roma c’è, l’Europa del giovedì resta suo giardino di casa. E con un’annata domestica sostanzialmente pregiudicata dal nono posto e dall’eliminazione in Coppa Italia, diventa (ma già lo era, eccome) il grande obiettivo stagionale. Far più strada possibile. Ottavi in cassaforte. Ma attenzione, proprio qui trema la Capitale: domani sorteggi all’ora di pranzo, il rischio derby è tremendamente concreto, 50/50% col Bilbao (altro osso durissimo, in ogni caso, soprattutto con l’ambizione basca d’una finale in casa..), all’ora di pranzo (se qualcuno riuscirà a mangiare) la verità.