In attesa del rugby e con migliaia di fantallenatori e sostenitori con gli occhi tutti riflessi sul weekend di Serie A, lo sport italiano scrive silenziosamente un’altra pagina della sua storia. Qualcosa di straordinario quanto accaduto ad Ancona dove Francesco Fortunato. Storia di un ragazzo d’Andria con la passione con la corsa negli anni e nei decenni diventato campione e che domattina conquisterà per la prima volta nella sua vita le prime pagine dei massimi quotidiani sportivi. Perché? Perché ha riscritto la storia non solo in questo caso della marcia italiana, ma di quella mondiale. Già, perché proprio agli Assoluti Indoor d’Ancona non solo vince, non solo stravince, ma stabilisce quando nessuno nemmeno gli addetti ai lavori o i più abbienti di statistiche dei 5 chilometri se lo aspettavano. Diventa record: 5 km percorsi in 17’55″65. Qualcosa di mai visto prima, battuto un record che nelle competizioni ufficiali spirava il nome di una leggenda della marcia come Shchennikov. Una marca perfetta quella di Fortunato: gestione strabiliante, ritmo completo e architettato, negli sguardi la percezione di qualcuno che assumeva già la consapevolezza di star per scrivere qualcosa di mai visto prima ed il sogno diventa realtà con un finale strepitoso. Mani tra i capelli, volto attonito, standing ovation: è record del mondo. Riscritte pagine di storia pluridecennali della marcia. Ed ancora una volta, pur nella marcia, sventola altissima la bandiera tricolore.