24 ore ad una delle gare più attese del Sei Nazioni azzurro 2025. Non soltanto per la rivalità plurisecolare che notoriamente intercorre tra i due paesi, ma soprattutto per testare livello raggiunto e quello che il movimento rugbistico sogna di raggiungere. Domani all’Olimpico c’è Italia-Francia (AS Roma in campo col Monza appositamente lunedì alle 20.45), una gara che tra loro significa storicamente lo stesso folkloristico Trofeo Garibaldi. Una gara che rievoca grandi rimpianti, come palesa quel 13-13 dello scorso anno di cui purtroppo al centro dei ricordi non viene prima quell’Italrugby in crescita stupefacente ma quel calcio piazzato di Garbisi all’ultimo respiro stampato sul palo che avrebbe significato storia e colpo esterno transalpino. Ma l’Italia di Quesada ci riproverà e dopo la vittoria col Galles si proietta alla sfida capitolina di domani alle 16 con grandi ambizioni, specchio dell’aria nuova che da anni di ricostruzione respira il movimento azzurro. Sarà occasione speciale tra l’altro per due elementi identitari di quest’era, come Fischetti e Cannone: splendida la loro storia, sempre assieme dalle giovanili, domani coroneranno le cinquanta presenze con la massima casacca azzurra. E proprio alla luce della gara di domani sussisteva curiosità per le scelte di Quesada. Rispettati i pronostici, il commissario tecnico argentino compie due cambi: il tallonatore sarà Lucchesi al posto di Nicotera, mentre Gesi diventa la carta sulla trequarti per sostituire Ioane costretto al forfait per il problema al ginocchio sovvenuto fine settimana scorso. Nel frattempo stasera tocca agli azzurrini. Già, un antipastino. Chiamati a mostrar grande voglia di riscatto soprattutto dopo l’ultima deludente sconfitta col Galles i ragazzi dell’Under 20 italiana, che stasera (per un calendario che segue quello senior) scenderanno in campo a Treviso per affrontare proprio la Francia. Diversi cambi per Santamaria: tornano infatti occasioni per Celi, Sari e Brasini.

