Sembra quasi meraviglioso specchio e riflesso dell’allegria e del contagioso entusiasmo del carnevale folkloristico, tipico ed identitario, quello civitonico. Fatto sta che finalmente, all’interno di una delle stagioni punti alla mano più complicate degli ultimi anni, il Flaminia Civita Castellana vive paradossalmente e quasi come per magia il suo momento più florido. Terzo risultato utile consecutivo: sette punti nelle ultime tre. Fiocca addirittura un punto su un campo complicatissimo: in Umbria uno a uno sul campo dell’Orvietana, compagine quotatissima e lanciatissima con quel sogno chiamato playoff all’orizzonte vissuto decisamente ad occhi aperti. Dopo Ghiviborgo e Triestina, ultimo dei quali successo profondissimo e pesantissimo pur e soprattutto per abbattere la maledizione Madami, arriva un pari esterno che allunga la striscia, rinsalda la terzultima posizione e attacca la quartultima, col Terranuova adesso distante due lunghezze. Merito di Mr Onofri: dal suo avvento è uscita luce, spiraglio più che barlume, speranze. Primo tempo bello, gradevole; anche fronte espressione nettamente meglio: il 352 d’Onofri rende, denso, rassicura. Segna ancora Tascini; il rimpianto diventa farsi riprendere un soffio prima dell’intervallo da Ricci, chissà come sarebbe andata la ripresa. Una ripresa senza troppi spunti, equilibrio e tensione: alla fine finisce 1-1, posta in palio divisa. Un punto prezioso che allunga la striscia positiva: domenica prossima la sfida alla Fezzanese.


