Roma, confiscati tre milioni di euro al clan Casamonica
Cronaca
24 Febbraio 2025
Roma, confiscati tre milioni di euro al clan Casamonica

ROMA – Quattro unita’ immobiliari, tra cui una villa in via Roccabernarda 8 a Roma, affidata in uso all’Azienda pubblica servizi alla persona “Asilo Savoia” e una in via Flavia Demetria 90, residenza storica del clan Casamonica, affidata alla Fondazione Pangea Onlus.

Una villa a Monterosi, provincia di Viterbo, assegnata per finalita’ sociali all’amministrazione comunale. Argenteria, elettrodomestici, mobili, un’auto e le disponibilita’ in vari istituti di credito. E’ quanto e’ stato sottoposto a confisca dal personale della divisione anticrimine della Questura di Roma, che ha eseguito questa mattina un provvedimento emesso dal tribunale di Roma, Sezione misure di prevenzione, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro, nei confronti di Giuseppe Casamonica, 75 anni e suo figlio Guerrino, detto Pele’ di 54 anni.

Si conclude cosi’ un’importante operazione di polizia giudiziaria condotta con la procura capitolina e la questura di Roma per contrastare la criminalita’ organizzata. Il 16 giugno 2020 era stato eseguito il sequestro dei beni disposto dal tribunale in concomitanza con l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare di 20 aderenti all’associazione mafiosa denominata “clan Casamonica” facenti capo proprio a Giuseppe e Ferruccio Casamonica, tutti fortemente indiziati di usura e di esercizio abusivo del credito, con conseguenti estorsioni e intestazione fittizia di beni. A termine del procedimento, confermando quanto disposto con il provvedimento cautelare, e’ stato emesso il decreto di confisca dei beni.

Contestualmente, sul piano soggettivo e’ stata provata la pericolosita’ del clan e applicata la misura personale della sorveglianza speciale di polizia con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di tre anni. Rigettati tutti i ricorsi presentati, la Corte d’Appello ha confermato la confisca nonche’ l’applicazione delle misure. Giuseppe e Guerrino Casamonica sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali e al versamento della somma di 3.000 euro in favore della cassa delle ammende