Infrasettimanali libere quelle per la Lazio. Senza coppe europee, con l’accesso agli ottavi già conquistato senza passare dai playoff d’Europa League raccogliendo frutti d’una splendida fase campionato dominata dall’inizio alla fine. E se da giovedì prossimo tornerà proprio l’EL che spiega comunque all’orizzonte avversario più che abbordabile come quel Plzen che significa aver evitato spauracchio derby, stasera è tempo per una delle gare più importanti di questa fase centrale di stagione: i quarti di Coppa Italia con l’Inter, in palio un posto in semifinale col Milan. Una competizione in cui la Lazio ha giocato e brillato una sola volta: sembrano tre vite fa, allora era dicembre, si infliggevano tre notevoli schiaffoni al Napoli di Conte. Stasera San Siro, contro chi ambisce a vincer tutto come l’armata nerazzurra dell’indimenticato ex Inzaghi, ma che, complice calendario forsennato e mille impegni, adesso sì che deve far fronte ad emergenze, defezioni e infortuni. Vorrebbe far turnover, ma sono proprio le seconde linee quelle più colpite: fuori Carlos Augusto, Frattesi, Correa e adesso pure Zalewski, problema al soleo della gamba destra. Thuram continua a lavorare per Napoli, davanti potrebbe riposar capitan Lautaro ultimamente costretto agli straordinari: coppia pesante Arnautovic-Taremi, Darmian a far rifiatare Dumfries a destra, in mezzo Zielinski e Asllani; a sinistra unico inamovibile, per forza di cose come impraticabilità di alternative, chiaramente Dimarco. Tra i pali sempre Martinez, dal momento che Sommer ne avrà per tutto questo filone fino alla sosta. Dall’altra parte, a proposito di defezioni, ancora e sempre Castellanos re d’infermeria: occasione per Tchauna con Dia, Pedro e Noslin stavolta dalla panchina. Torna Rovella con Guendouzi, dietro Gigot incalza Romagnoli, a sinistra sorprendente chance per un Pellegrini fuori da tutto e dopo mille polemiche per far rifiatare quel Tavares che deve ritrovare condizione migliori. In porta, con Provedel difeso da Baroni che lo considera ancora titolare, dovrebbe toccare comunque a Mandas: la prima scelta deve ritrovare condizione psicofisica migliore. Per la Lazio gara importantissima che arriva dopo delusione Venezia: prestazione colpevolmente superficiale, mesta, ombrosa. Due punti pesantissimi persi in piena lotta Champions per aprir nel peggior modo possibile un filotto tremendo di trasferte determinanti: domenica sarà ancora San Siro, stavolta sponda rossonera.

