Rapina villa Carosi, indagini a spron battuto: banda d’alto livello, setacciato ogni contatto
Cronaca
27 Febbraio 2025
Rapina villa Carosi, indagini a spron battuto: banda d’alto livello, setacciato ogni contatto

CIVITAVECCHIA – Continuano a spron battuto le indagini della Polizia di Stato per individuare i sei malviventi che nella notte tra sabato 15 e domenica 16 febbraio furono protagonisti della rapina nella villa di Giovan Battista Carosi, proprietario di Mondo Convenienza. Minacciarono incappucciati Carosi stesso trovato col cognato, gli tolsero ogni cellulare e li rinchiusero dentro una stanza una volta scoperto con sicurezza dove si trovasse cassaforte. Il tutto in pochissimi minuti, seminando terrore. I sei malviventi sarebbero tutti italiani. E parliamo con ogni probabilità di un gruppo criminale d’alto livello. Basti pensare che, convinti del fatto che Carosi e la sua famiglia fossero fuori, una volta trovati in casa hanno con dimestichezza ed elasticità cambiato ogni piano; un altro indizio resta l’agevolezza con cui, una volta ottenuta ed estratta la cassaforte a muro, hanno aperto la cassaforte stessa. Bottino? Quello ormai noto, da giorni. Parliamo di 50000 euro cash, oggetti di valore e due rolex. La repentinità con cui avrebbero immediatamente ripreso via di fuga, pur in strada periferica ed ad un solo senso di circolazione, diventa chiaramente specchio d’altra prova che si tratta di banda criminale ben organizzata. Ha fatto perdere ogni traccia, scappando presumibilmente per la Roma-Grosseto. Il tutto in una zona, quella del Lazio nord, che nelle settimane e nei mesi precedenti è stata presa d’assalto: si guardi alla rapina a gente nota come Mario Gila difensore della Lazio nello stesso arco di tempo in cui stava giocando la partita col Napoli, o la stessa Sole Agnelli che addirittura si vide saccheggiata la sua casa a Torrimpietra ad inizio gennaio. Che possa trattarsi della stessa banda o della stessa organizzazione? Al lavoro gli agenti della Questura di Roma, gli inquirenti indagano e setacciano. Non si escludono ipotesi. Dopo chiaramente e come noto aver raccolto le immagini delle telecamere di videosorveglianza, la Polizia ha chiesto informazioni ai vicini e setaccia il territorio. Vicini che chiedono maggior controlli e sicurezza, ancora spaventati e chiaramente colpiti dall’accaduto. Ma la Polizia stessa indaga su loro stessi. E’ convinta che i malviventi, per andare a botta sicura, fossero in possesso di informazioni su vita e appuntamenti di Carosi e della sua famiglia. Per questo si indaga, al contempo, pur su persone vicine alla famiglia.