Antivigilia serena a Trigoria. Finalmente una settimana di lavoro libera, dove finalmente ammirar effetti e frutti di una dignitosissima e quasi miracolosa rimonta in campionato: merito del Ranieri 3.0, quel meraviglioso Caronte dall’anima giallorossa che ha proiettato la Roma da meandri più che preoccupanti quali zona retrocessione al nono posto e pochi passi dalle latitudine europee. Un punto dal Milan e dai suoi fallimenti: fa effetto, eccome. Una settimana libera a cavallo tra serenissimo poker al Monza e l’attesa per un Como in grande forma, entrambe all’Olimpico, per proseguire striscia e risalita. Poi, solo prossima settimana, si tornerà a pensare al vero fuoco giallorosso: Europa League, Bilbao. Ma intanto, con questa tranquillità, l’ambiente torna a parlare di mercato e di futuro, argomenti che scattano in settimane come queste. Ranieri che come ricordiamo ha accettato l’incarico come l’uomo Friedkin a Trigoria e alla fine dell’anno passerà dietro le scrivanie, da capir con quali mansioni ma senz’altro consigliere: “Mi hanno preso anche con questa mansione. Io posso consigliare. Il mio compito è quello di offrire un ampio ventaglio di chi potrà guidare la Roma e questo farò. Credo che la presidenza si fidi di me e dirò d’ogni allenatore pregi e difetti, poi spetterà a loro chiedermi altre delucidazioni. Se gli porterò dei nomi è perché credo in questi nomi”. E proprio alla luce di questo contesto, il Como, per il suo allenatore, calzava a pennello per le domande giornalistiche della classica conferenza stampa del venerdì a Trigoria: “Fabregas? Non so se sia pronto, ma nei prossimi tre o quattro anni arriverà al top. Il Como ricorda il Parma degli anni novanta, attenzione: sarà come andare dal dentista senza anestesia perché sono bravi, bravi, bravi”. E spunta un nome, che a Roma non è mai qualunque, quello che scaturì indignazione della piazza per la sua cacciata, DDR: “Ho visto che anche a Walter Sabatini hanno chiesto la stessa tematica. Concordo con la sua tematica. Un grande allenatore, ma deve fare il suo percorso per poi tornare, più forte di prima”. Inequivocabile. Dovrà tornare in A, ma senza porta principale. Dovrà fare il suo percorso, la sua carriera, se vogliamo la sua gavetta. Crescere. Solo poi, secondo chi avrà peso nelle scelte di Friedkin come Ranieri, potrà un giorno tornare a Trigoria. Non sarà pertanto DDR il prossimo allenatore giallorosso.

