Col successo quasi da resurrezione o quantomeno da sospirone di sollievo dopo settimana travagliata e di contestazione, la Fiorentina ha avviato battendo 1-0 il Lecce nell’anticipo del venerdì il 27° turno di Serie A riprendendo nonostante assenze una retta via che sembrava smarrita, senza citare o scomodare divinità e versi proprio fiorentini. A decidere, senza Kean, diventa Robin Gosens, nonostante l’ancora impalpabile Zaniolo e quel rigore sbagliato da Beltran. Chiaramente era solo un antipastino, non si offenderà nessuno, dal momento che i piatti forti di giornata decolleranno già oggi: riflettori tutti al Maradona, dove alle 18 scontro diretto Napoli-Inter. Tra mille assenze per una stagione dal calendario fitto, contratto ed a tratti francamente forsennato Conte affronta l’Inter per sterzare e provar a tornare in testa, ma tra Kvara partito e l’infermeria che ha sfortunatamente accolto pure Zambo dopo Neres grosse difficoltà come palesano tre pareggi e la sconfitta di Como per una vittoria che manca adesso da una buona mesata. Quale migliore occasione? La città carica, Inter stessa in difficoltà, Thuram non sta al massimo e qualche dubbio in più su sistema anche per Inzaghi. Lukaku come Conte affronta quei nerazzurri da ex rovente, a cui ancora non ha mai segnato, ma col grande sogno di poter cambiare corso degli eventi. Ne può in ogni modo approfittare l’Atalanta che insegue in una classifica che descrive ormai lotta a tre tra Inter 57, Napoli 56, stessa Dea 54 che oggi alle 15 apre il cartellone del sabato con la gara del Gewiss di Bergamo dove Retegui e Lookman s’allacciano già il bavaglino e da strafavoriti affrontano il piccolo Venezia del Difra. Chiude il quadro degli anticipi la gara friulana in programma stasera tra Udinese e Parma.

