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    4 Marzo 2025
    Ucraina, Trump sospende gli aiuti militari a Kiev: “Ripresa dipende da Zelensky”

    (Adnkronos) – Donald Trump ha sospeso temporaneamente la consegna da parte degli Stati Uniti di tutti gli aiuti militari all’Ucraina. Lo riporta il New York Times, che cita ufficiali e funzionari Usa. La decisione, dopo lo scontro di venerdì scorso con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e una serie di incontri del Presidente degli Stati Uniti con i responsabili della Sicurezza nazionale, è stata confermata da un funzionario della Casa Bianca anche alla Cnn.

    “Il Presidente è stato chiaro, è concentrato sulla pace – ha detto la fonte – E’ necessario che i nostri partner si impegnino a raggiungere questo obiettivo. Stiamo sospendendo e rivedendo i nostri aiuti per garantire che questo contribuisca a una soluzione”. Secondo le fonti della rete americana, la pausa riguarderà tutti gli equipaggiamenti militari non ancora arrivati in territorio ucraino.

    Fox News, citando un funzionario di alto grado, ha confermato che si tratta di una pausa, che riguarda anche le armi in transito o già in Polonia, e non di una sospensione definitiva. Il New York Times come la Cnn riportano che il sostegno a Kiev riprenderà quando Trump riterrà di aver accertato l’impegno in buona fede dell’Ucraina nei negoziati di pace con la Russia, che il 24 febbraio di tre anni ha innescato il conflitto con l’invasione su vasta scala dell’Ucraina. Il quotidiano precisa che la decisione riguarda armi e munizioni per un valore di oltre un miliardo di dollari.

    “La porta è aperta”, ma “a patto che Volodymyr Zelensky sia disposto a parlare seriamente di pace”, ha detto il vice presidente degli Stati Uniti, JD Vance, che in un’intervista a Fox News è tornato a criticare il Presidente ucraino per una “chiara riluttanza a impegnarsi nel processo di pace”. Nell’intervista registrata lunedì, dopo lo scontro tra Trump e Zelensky nello Studio Ovale e l’ultima decisione del Presidente degli Stati Uniti di sospendere gli aiuti militari a Kiev, Vance ha affermato che “ciò che Trump ha detto con chiarezza e coerenza è che certamente la porta è aperta a patto che Zelensky sia disposto a parlare seriamente di pace”.

    “Non farà felice nessuno – ha proseguito – I russi dovranno rinunciare a qualcosa, gli ucraini dovranno rinunciare a qualcosa. Non si può venire nello Studio Ovale e dire ‘dateci garanzie di sicurezza, non ci confronteremo nemmeno con voi su quello a cui siamo disposti a rinunciare. Questa è stata la posizione ucraina”. Poi Vance ha sostenuto che Trump sarà “il primo a prendere il telefono” quando riterrà che Zelensky voglia parlare di pace.