Eccolo il fuoco. Eccolo il sogno. Ecco quel tuffo tanto desiderato. Tempo d’Europa League, tempo d’Europa League vera: scoccano gli ottavi, adesso si inizia a far sul serio. E sono ancora le romane le protagonisti tricolori a dover portar alto l’orgoglio del Bel Paese. Lazio su tutti i fronti, a cavallo tra sogno quarto posto in A e viaggio europeo; Roma più esperta, guidata da quell’ossessione di una competizione che strameriterebbe per quanto fatto e soprattutto sfiorato negli ultimi anni: insomma, capitoline tra le assolute favorite. Il calcio italiano, almeno e quantomeno in EL, parte forte. Lazio col calendario più abbordabile: può davvero raccogliere i frutti della straordinaria fase campionato, adesso Plzen poi, persino ai quarti, soltanto una tra Bodo e Olympiakos. Un passo per volta, però: stasera Repubblica Ceca, non Praga che la tradizione biancoceleste conosce bene, ma Plzen, mancherà pure Zaccagni (affaticamento al polpaccio, recupera per l’Udinese) oltre solitamente Taty, occasione per Pedro e Noslin; in difesa recupera Romagnoli, in porta si rinnova il duello tra Mandas e Provedel. C’è sempre ritorno all’Olimpico giovedì prossimo, ma Baroni vuol chiudere o quantomeno incanalare i giochi già stasera. Tutt’altro tipo di gara, e soprattutto tutt’altro quoziente, descrive invece il fronte AS Roma. Fari e riflettori d’Europa puntati sull’Olimpico. Primo atto tra due delle favorite assolute. L’esperienza e popolo giallorosso, dall’altra parte l’Atletico Bilbao: andata nella Capitale, ritorno (e fa paura) nella Cattedrale del San Mames. Stessa dimora che ospiterà la finale. Ecco perché, per tradizione spagnola ed in questo caso basca, il sogno è solo uno. Battere una diretta concorrente per arrivare fino in fondo. Spauracchio Nico Williams, che ostenta sicurezza, forse troppa. Dall’altra la Roma pronta alla battaglia: si gioca sui 180 e proprio per i motivi appena descritti quel secondo atto basco sarà ancor più duro, la missione è portarsi in vantaggio stasera. Ma occhio, equilibrio: e allora 352 fisico e forse più abbottonato del previsto. Recupera Celik, ballottaggio con l’esperienza di Hummels (che spegne ogni polemica social) per affiancare Mancini e N’Dicka; non c’è Paredes e mediana più fisica con Cristante e Koné; Saele ed Angelino quinti, davanti Dybala a sostegno dell’ormai recuperato Dovbyk. Carnet serale bello ricco: diverse grandi in trasferte europee anticipano già alle 18.45 come quel Tottenham in casa AZ e soprattutto il Manchester United in casa Sociedad; Roma e Lazio alle 21, come Ajax-Francoforte.

