Il terremoto adesso vanta volto e connotati. Il Tribunale Federale Nazionale ha finalmente, per alcuni casi drammaticamente, emesso le sue sentenze sulle irregolarità e le violazioni amministrative segnalate dalla Covisoc: adesso i quadri e le nuove classifiche possono esser stilate. Stangate a cavallo dei vari gironi: conferma nel girone C per l’esclusione del Taranto che ripartirà dalla D con tre punti di penalizzazione, sorprese invece su altri club che mesi fa pensavano di star più tranquilli invece colpiti da severe penalizzazioni che rischiano di minare ambiente, presente e ambizioni. Ne sa qualcosa la Lucchese nel girone B con ben sei punti di penalizzazione, quattro per la Triestina nel raggruppamento A ed infine, aspetto che interessa eccome da vicino il Latina, nel C diventano quattro le lunghezze sottratte al Messina. Il Latina Calcio, in virtù dell’esclusione del Taranto, perde ben quattro punti stessi (dal momento che si cancellano quelli sul campo conquistati contro le squadre radiate, in questo caso proprio i pugliesi), ma vede la salvezza ormai decisamente vicina e senza altri ribaltoni virtualmente conquistata: col Taranto escluso e con la Turris penultima già penalizzata di 11 lunghezze, col Latina quintultimo a 27 sono 22 le lunghezze di distacco, decisamente di più degli 8 che cancellerebbero ogni playout (che si disputerebbero fino ad un massimo di 7 punti di distacco in classifica tra penultima e quintultima). Casertana vicina (sotto cinque punti, il Latina deve prestare attenzione), Messina che paga: 22 a 15 tra loro, adesso, quartultima contro terzultima. Insomma, nel tumulto generale di una stagione horribilis, da cancellare e dimenticare, fatta di rivolte turbolente e sassaiole che hanno sancito eccome spaccatura tra proprietà Terracciano e club e tifoseria del Latina, alla fine un minimo di sospiro di sollievo. Adesso c’è da costruire il futuro, quantomeno provarci già: far le prove generali e testare, con Boscaglia, specialmente se dovesse restar anche la prossima stagione.