Partono bene Berrettini e Musetti ad Indian Wells. Entrambi vittoriosi. S’è svegliata così l’Italia del tennis stamani, con quel che più contava. Anche perché restano i portacolori più quotati della spedizione azzurra sul cemento a stelle e strisce. Matteo rispetta i pronostici e batte O’Connell: lo batte ancora, esattamente come due settimane fa a Dubai. Il capitolino domina letteralmente il primo set, mostrando scioltezza e solita esperienza e classe: 6-2; allora è tempo del secondo dove deve gestire il ritorno e la reazione d’orgoglio dell’australiano, ma da vero martello resta freddissimo fino alla fine e se la porta a casa al tiebreak in un’ora e mezza di gioco. L’unica nota stonata, potenzialmente avversa, diventa il livello dell’avversario che sarà costretto ad affrontare agli ottavi: esattamente come a Dubai ritrova Tsitsipas, lanciatissimo dopo il trionfo di Dubai, un percorso in cui il greco per arrivare fino in fondo tra le vittime aveva trafitto Matteo stesso. E sul cemento l’ha sempre battuto in ogni precedente. A proposito di capitolini stasera tocca alla favola Gigante; anzi, a proposito di sfide proibitive: sfida estrema con Fritz. Sul cemento tocca pure ad Arnaldi che se la vedrà con Rublev. Parliamo per gli ultimi due azzurri citati chiaramente ancora di trentaduesimi, livello già superato in chiusura da Lorenzo Musetti: bene il carrarino, ottime risposte al ritorno in campo dopo aver saltato Rio e Messico complice infortunio al polpaccio, nonostante vistosa fasciatura e diverse sbavature ha battuto un ostacolo più tosto del previsto e insidioso come Safiullin. Agli ottavi sfida a Fils. Ottavi in cui clamorosamente non figurerà uno dei favoriti, Zverev, incredibilmente ribaltato da Griekspoor: salta già uno dei favoriti, sorride Alcaraz ma soprattutto Sinner, che in virtù di calcoli resterà almeno pensate fino al 21 aprile ancora numero uno al mondo nel ranking ATP.


