Dopo il Gigante del venerdì dei maschietti, in questo caso di un infinito Paris al 23° successo in carriera e quinto in Norvegia prima del sesto posto della prova del sabato, proseguono gioie e vittorie assolute per lo sci azzurro. In questo caso torniamo sulle ragazze, in questo caso su autentiche signore dello sci, in questo caso Federica Brignone che non ha più bisogno di presentazioni e proprio no, non s’è stancata di scrivere storia: nel giorno della festa della Donna festeggia infatti il suo ennesimo successo, il suo ennesimo trionfo in Coppa del Mondo, registrando grazie a due manche galattiche che rasentano la perfezione uno strepitoso 1.52.67 venendo giù quasi in maniera poetica in uno degli ultimi atti stagionali a porte larghe come quello d’Are, in Svezia, una settimana dopo i successi norvegesi. Un successo che in vista delle finali tra l’altro significa tantissimo perché permette di allungare in classifica generale sulla rivale svizzera Gut-Behrami, ulteriormente staccata complice un estremamente deludente nono posto. Brignone super, numeri da record: è il nono trionfo stagionale, l’81° podio in carriera che significa la 36° volta davanti a tutti in una competizione planetaria. Ancora rimpianti invece per Sofia Goggia che nonostante una prima manche assolutamente brillante, da protagonista, seconda chiaramente dietro Federica, si rovina nella seconda: letali sbavature, chiude dietro. Il secondo posto lo strappa quindi ancora la neozelandese Alice Robinson, gradino più basso del podio invece per Lara Colturi. Contrasto col regolamento, contaminazione da fluoro, tra le italiane nota stonata Marta Bassino, squalificata. Domenica slalomiste.