
Sarà una domenica lunghissima. Ancora spezzatino. Ma stavolta, partite cruciali e determinanti dall’inizio alla fine. Se si partirà col Bentegodi di Verona per la sfida tra Hellas e Bologna in cui Italiano cercherà il suo terzo successo consecutivo per continuare a viaggiare a splendide latitudini europee ma occhio al muro scaligero in piena corsa salvezza, i primi riflettori pregnanti illumineranno il Maradona per una sfida già di per sé di cartello come Napoli-Fiorentina. Classica conferenza stampa alla vigilia di Conte che predica massima calma e concentrazione chiedendo ai suoi di continuare a stringere i denti viste le pesanti assenze che si protraggono come quelle di Anguissa e Neres per un team che ha già perso Kvara in piena corsa; lo stesso McTominay resta in dubbio, sovraccarico, Conte non scioglie le riserve. Partita delicata per restare al passo dell’Inter capolista. Alle 18 sarà tempo di Roma impegnata ad Empoli ma senza nasconderci la testa dei giallorossi è già tutta a Bilbao: Dybala nemmeno convocato, resta a casa per precauzione a riposo. Chance per tante seconde linee, occhio all’Empoli che terzultimo a caccia di punti salvezza cerca ancora la prima vittoria in campionato del suo 2025. Gli ultimi riflettori ma forse quelli più illustri delle domenica vertono tutti sull’Allianz per la super sfida tra Juventus e Atalanta: è una sfida d’altissima classifica coi bianconeri di Motta che cercano continuità, in caso di vittoria riacciufferebbero proprio i nerazzurri in classifica al terzo posto per una gara che diventa francamente già spartiacque delle loro ambizioni. Soprattutto per Gasp: se vince rilancia la corsa al titolo dopo tanti mezzi passi falsi, se perde risucchiata nella lotta Champions in cui con quella Lazio impegnata nel Monday Night con l’Udinese. Fantascienza, mesi fa. Ma ad una settimana dalla sosta di fine marzo, spartiacque e calcoli.