
Il prossimo weekend chiuderà il lungo inverno del calcio europeo: sarà sosta per le nazionali. Ma prima, tempo di chiudere gli ottavi delle competizioni europee più importanti per aver il definitivo quadro finale dai quarti in poi che descriverà le emozioni dell’ultimo decisivo curvone dell’anno, roventi e determinanti mesi d’aprile e maggio. Ecco che dunque stasera parte la due giorni di Champions dedicata alle gare di ritorno degli ottavi di finale; nella massima competizione continentale per club com’è noto è rimasta solo l’Inter tra le italiane, dopo quei fatali sedicesimi/playoff che hanno tritato Milan, Juventus e Atalanta. E l’Inter è francamente vicinissima ai quarti, dove probabilmente affronterà il Bayern Monaco. Ma prima di pensare alla doppia sfida dell’anno nerazzurro, quella potenzialmente d’aprile coi bavaresi, c’è da chiudere il discorso Feyenoord senza correr rischi. Inter forte del vantaggio accumulato in Olanda col 2-0 firmato tutto “Thula”, stasera missione amministrazione e gestione. Ecco perché turnover ragionato, complice assenze tra cui adesso si figurerà pure Zielinksi che ne avrà per più di un mese; in porta torna Sommer, dietro De Vrij, in mezzo riposa Barella e chance per Frattesi. Non può respirare Dumfries ma capitan Lautaro sì: stavolta tocca a Thuram e Taremi, pure Arnautovic torna in panca per completare gestione Inzaghi post Monza. A San Siro si gioca alle 21 in concomitanza con altre gare esplosive: riflettori puntati soprattutto su Anfield dove il PSG cerca la remuntada dopo la sfortunatissima sconfitta in una gara dominata ma persa come quella del Parco dei Principi col Liverpool. Favoriti, forti dell’uno a zero dell’andata ed a gonfie vele verso una strameritata Premier al primo anno Slot, però chiaramente i Reds. Che oggi cresceranno pur a livello di mole e prestazione, a dispetto dell’andata, quando sapientemente alzarono muro ed il PSG sbatté contro Alisson. Solo da gestire l’amplio vantaggio per il Bayern (3-0) a Leverkusen, apre il Barcellona alle 18.45 per chiudere ogni discorso col Benfica.