Alla fine un punto che visto e considerato l’ultimo mesa diventa preziosissimo. Perché evita la realizzazione dell’incubo, oltre il danno quella che sarebbe stata la beffa, Grifone sorpasso e allungo. Così non è stato, perché se non è arrivato il contro-ruggito, questo Santa Marinella è vivo. Vivissimo, altroché. Lo scontro diretto infrasettimanale più atteso, sotto l’acquazzone da film del Fronti complici le torrenziali piogge che hanno coinvolto e colpito il litorale tirrenico nelle ultime ore, tra Santa Marinella e Grifone è finito uno a uno. Dopo un primo tempo tattico e d’equilibrio la partita scoppia nella ripresa con Tozzi che illude gli ospiti, Brutti rimette tutto in parità e così si chiude: restano tre le lunghezze di distacco in classifica tra Grifone Gialloverde e rossblu di Fracassa, che limita danni e mostra pasta, spessore e dimensione. Campionato, lassù in vetta, comunque apertissimo. E proprio in virtù del calo dovuto a defezioni e lungodegenze dell’ex capolista che ha permesso al Grifone di sorpassare i tirrenici, alla fine è un punto che significa tanto. Tra i singoli, per i padroni di casa, brilla decisamente Serpieri; solida la prestazione di Gallitano e Gentili, bene Gaudenzi e Cerroni, stavolta Trinca senza guizzo desiderato. Un pari che lascia tutto invariato, dunque, lassù: niente fuga Grifone. Classifica contratta, perché se la lotta narra 52 a 49, si fa clamorosamente sotto adesso l’Ostiantica a 47 col pesantissimo colpo esterno a Cerveteri; a 46 c’è il Vescovio, che sbanca e sorpassa Tolfa in un pirotecnico e clamoroso 4-3.

