Dalla gestione Pallotta a quella Friedkin. Sempre quel sogno a stelle e strisce di sbarcar nel futuro pianificando e realizzando un nuovo stadio di proprietà, caposaldo dei desideri di progettazione d’ogni club, che in questo caso significherebbe salutare l’Olimpico. Prima dei Friedkin, già, c’aveva provato Pallotta. Presentazione in grande stile del progetto ai tempi della Giunta Marino: sarebbe dovuto venir alla luce lo “Stadio della Roma” a Tor di Valle, ispirato all’idea di un Colosseo versione calcistica. Suggestivo? Il tempo non ha permesso nemmeno di poter risponder all’idea: susseguirsi di proprietà, susseguirsi di amministrazioni e susseguirsi di progetti, sì, ma un unico comun denominatore, tra perizie e mille difficoltà nessuna pietra è mai ancora stata scagliata. E nel processo su proprio quel che sarebbe dovuto esser ma alla fine non sarebbe mai stato, l’ex Sindaca che ereditò la tematica dalla Giunta precedente spiegò nel 2021 in sede di Processo sullo Stadio della Roma dell’era pallottiana che girasse un parere sulla delibera Marino circolante all’interno del Movimento, una ricostruzione falsa secondo i magistrati. Un parere che non avrebbe comportato spese per il Comune capitolino. Un’indagine coordinata dal pm Giulia Guccione. Bene, oggigiorno, finalmente la sentenza del gup: “il fatto non sussiste”, Raggi assolta. Felicità e sicurezza dei suoi legali, soddisfazione dell’ex Sindaca.