
TRIGORIA (RM) – C’è anche e soprattutto ancora il nome di Cesc Fabregas nella mini lista, ormai scremata col passaggio dai 7/8 nomi iniziali ai 3/4 finali, che Ranieri e Ghisolfi hanno consegnato ai Friedkin per l’elezione della nuova guida tecnica attorno alle cui idee sarà costruita l’AS Roma del futuro.
PRESENTE Regna atmosfera straordinaria a Trigoria, dopo 18 risultati utili consecutivi e cavalcata stellare culminata col successo di San Siro in casa Inter che oltre ad aver rovesciato gli equilibri può soprattutto in ottica romanista ribaltare orizzonti Champions ricandidando i giallorossi alle Top 4 per quello che per le ultime gare del Ranieri 3.0 può scrivere un finale da sogno.
QUEL SIPARIETTO Ma chiaramente, chi diverrà dirigente pensa col proprio DS anche al futuro del club. Il profilo ricercato è qualcuno che possa valorizzar rosa, plasmare talento e talenti allestendo una squadra giovane e affamata per il futuro. Idee contemporanee ed evolute, quelle che calzano la figura del giovane Cesc, applaudito da tutti a Como. Da tutti, già, soprattutto da Ranieri, che come ricorderete nel post gara di Roma-Como a marzo fece complimenti sentiti al giovane collega, per quel che sembrò una benedizione: “Il futuro è tuo!”.
PROFILO PERFETTO Insomma, la stima c’è tutta. Il profilo calza. Resta da capire l’intenzione di Fabregas. Il Como, salvo e reduce da 4 vittorie consecutive, l’ha sempre sostenuto e supportato. Proprio i lariani, proprietà ricchissima, son quelli che hanno costruito il Fabregas allenatore. E lui è riconoscente. E si preannuncia un altro mercato importante: ecco perché alla fine potrebbe ancor resistere alla avances d’una piazza importante e restare a Como.
FUTURO Ma tutto aperto, senz’altro in lizza. Cesc può restar come lasciare, come spiegato. E come spiegato da Ludi stesso, il direttore del Como. Last but not least, come direbbero oltremanica, Cesc rappresenta nuovo che avanza: va di moda, ha già reputazione, attira. E quindi altri club: ci sarebbe concorrenza. Interessa al Milan così al Leverkusen, almeno: le aspirine lo vedono come perfetto erede d’Alonso, se dovesse finalmente decollare direzione Madrid.