La Fiorentina può sperare, ancora. In fondo, alla vigilia, forse qualcuno avrebbe anche firmato per un risultato del genere. Il Betis s’è aggiudicato il primo atto della semifinale di Conference coi viola, ma soltanto 2-1, un punteggio che chiaramente lascia tutto aperto per il ritorno al Franchi, fra otto giorni, per cercare di centrare la terza finale europea consecutiva stavolta sperando di scriver proprio un epilogo differente. Si temeva il valore di una delle favorite, si temevano quei gioielli andalusi rilanciati da Pellegrini come Antony, si temeva il calore della bolgia del Benito Villamarin. Bene, Ranieri e quel gol nel finale, quel finale proprio in crescendo, le tante occasioni. Gli occhi, da quelli di Palladino a quelli dei suoi, pieni di consapevolezza: si può fare. Al ritorno l’arma più attesa, tra l’altro: il ritorno di Moise Kean, ieri soltanto nella ripresa. Bene Gosens e Mandragora, realtà assolute di questa Viola. Malino Beltran, Comuzzo e Parisi. La semifinale di ritorno al Franchi vale finale e Chelsea, che ieri sera ha comodamente liquidato la pratica Djungardens: 4-1, biglietto per la finale in cassaforte, per Maresca e i suoi Blues. In Europa League risultati decisamente più roboanti, come il successo del Manchester United a Bilbao: la missione Bilbao direzione Bilbao.. assolutamente compiuta. I veterani, gli ultimi colpi, il senso 34/25 d’Amorim: Casemiro prima, doppio Bruno Fernandes quindi e poi, dramma collettivo al San Mames. Sarà finale tutta British? 3-1 Tottenham col Bodo, già, ma a Londra: gli Spurs devono ancora assaggiare il Circolo Polare Artico..

