Niente da fare per Lorenzo Musetti. Ma sono miste le sensazioni del giorno dopo, quello della semifinale con Draper, in un Masters 1000 così importante, l’ultimo evento rilevante a livello internazionale proprio prima degli.. Internazionali. Quelli di Roma. Quest’anno per il tennis azzurro forse quelli più attesi: la più prestigiosa kermesse ospitata e organizzata dal movimento tricolore, nella Capitale, quella Capitale stavolta pronta a riabbracciare il numero uno al mondo, Jannik Sinner, post squalifica e patteggiamento caso Clostebol.
MUSETTI Ma non c’è solo Sinner. Al suo fianco momento roseo per il tennis italiano. Ne portiamo un altro, sicuro, nella Top 10. Proprio quel Musetti che si decantava ad inizio articolo. Ieri uscito in semifinale con Draper: super britannico, letteralmente esploso a Madrid, a questo punto bestia nera.. per il tricolore. Sembra un paradosso o gioco di parole e colori, in questa figura retorica; purtroppo invece diventa realtà, perchè dopo la favola Arnaldi ai quarti spegne pure allo stesso Musetti i sogni della finale.
TOP 10 Resta un’altra semi, però, per Musetti: che nel 24/25 ha compiuto il salto di qualità. Per questo il bilancio o tracciato non può che esser positivo. Sa bene che per battere un Top ci vuol qualcosa di più: state tranquilli, lo sa, lo ammette. Manifesto d’ambizione e consapevolezza. Ma ne esce comunque straordinariamente Top 10. L’Italia non era mai arrivata a Roma con due Top 10. Di cui uno.. Top 1.
