Che peccato. Il Frosinone stavolta getta alle ortiche la grande occasione per chiudere e stroncare definitivamente i giochi salvezza. Soltanto uno a uno in casa col Cittadella, diretta concorrente, penultima della classe. Un punto a testa che non accontenta alcuna fazione: ai veneti serviva il colpo grosso, ai giallazzurri per l’appunto stroncare e scappare, pur da quelle acque playout che adesso tornano a spaventare ad una sola lunghezza di distanza. Ed i rimpianti ciociari aumentano ancor di più, considerando che Partipilo li aveva portati in vantaggio nel primo tempo, salvo poi farsi recuperare in piena ripresa.
PISA 34 ANNI DOPO A soli due turni dal termine però la notizia più importante proveniente dalla B diventa la matematica di una promozione generazionale: profumo anni ottanta, il Pisa torna aritmeticamente in Serie A, 34 anni dopo l’ultima volta. Dopo decenni di fallimenti e salti tra C e D, finalmente l’olimpo della massima serie. Un’altra promozione per Pippo Inzaghi, garanzia assoluta in B. Nonostante la sconfitta a Bari, il concomitante ko dello Spezia a Reggio fa partire la festa, una festa che arriva proprio nel giorno della retrocessione del Monza, storia nella storia quel progetto che tre anni fa stroncò ai playoff i sogni nerazzurri.
GLI ALTRI CAMPI In coda colpo grosso della Carrarese che batte 2-1 il Modena; resta in terzultima posizione la Samp, incapaca d’andare oltre il 2-2 a Catanzaro. Al momento il playout sarebbe Brescia-Salernitana: ma occhio, il Frosinone risucchiato dista solo un punto.

