Sarà il Paris Saint Germain la finalista che l’Inter di Inzaghi affronterà a Monaco di Baviera per l’ultimo atto della Champions League 2024/25 dopo l’ultima epica e pirotecnica notte stellare col Barcellona. I francesi dopo Bayern e Barca: l’ultimo grande ostacolo per coronare quel sogno che dalle parti d’Appiano manca dal leggendario Triplete del 2010.
PSG Sono i francesi di Donnarumma, l’ex Milan e perno Coverciano, gli altri finalisti. Stavolta niente impresa per l’Arsenal che dopo il colpo grosso Madrid deve arrendersi ad un club diventato finalmente squadra vera, grossa, sbocciata: meno star, più talento, più gruppo. Divinità calcistiche che sussurravano Paris dal colpo grosso d’Anfield: dopo Liverpool e Villa, Luis Enrique coi suoi giovani e la sua filosofia piegarono così la terza anglosassone.
2-1 Un PSG bravo a costruir sull’uno a zero dell’andata, sorretto dal super Donnarumma (probabilmente in questo momento il più forte al mondo) durante la partenza a spron battuto dei Gunners ma abilissimo a digerirla nel passare della prima frazione: Kvara palo a giro prove generali, siluro Fabian post stop di petto al limite per un vantaggio confezionato Napoli. Nella ripresa amministrazione: le onde dei Gunners sbattono sul Parco dei Principi, Vitinha si permette il lusso di sbagliar dagli undici metri, Hakimi totale chiude tutto. Saka, nel finale, non riaccende nemmeno speranze ridotte al lumicino di candela. 2-1 che bissa l’1-0 di Londra: finale in cassaforte. Arrivederci Arsenal.
BAVIERA Nel complesso meritato. Ma l’Inter è squadra, forte e grossa. Ha quella fame di vendetta d’Istanbul. Può riuscire. Le due finaliste che più di qualsiasi altra hanno meritato d’arrivare fino alla fine. Regine d’Europa, ma in Baviera quella poltrona spetterà solo ad una. Così come soprattutto quella Coppa dalle grandi orecchie. Che il PSG insegue da Lisbona e le Final Eight post Covid, che l’Inter invece sogna per la quarta volta. Sabato 31 maggio, Allianz Arena.

