Sarà l’Inter l’unica squadra italiana in finale di una competizione europea quest’anno. La più importante, la Champions. S’arresta infatti stavolta in semifinale ogni sogno della Fiorentina. Notte dolorosa al Franchi. Stavolta una semi più complicata, quella col Betis, che fa 2-2 in pieno supplementare e vola in Polonia ad affrontare quel Chelsea che col piccolo Djungardens s’è sostanzialmente allenata una notte in più a Stamford Bridge.
2-2 Per la viola fa male, perché nonostante valore dell’avversario e passivo dell’andata trapelava ottimismo. E l’aveva pure ribaltata: doppio Gosens, annata versione atalantina, per spedirla ai supplementari. Quando l’esperienza di calciatori esperti e rilanciati dal sapiente Pellegrini fa la differenza: nel complesso, passaggio meritato quello andaluso.
BILANCIO Notte fonda e settimana amarissima per i viola, adesso lontani anche dalle prime sette in campionato: quella che era un’ossessione, terza finale Conference, non arriverà. E malgrado rinnovo Palladino e grossi investimenti, l’idea che l’anno prossimo Kean giochi senza Europa diventa tremendamente concreta. In un pugno di mosche, la Fiorentina.
EUROPA Gridano le britanniche, invece. Perché non sarà solo il Chelsea l’unica finalista anglosassone. Blues in Conference, in Europa League sarà direttamente Tottenham – Manchester United. Gli Spurs amministrano anche al Circolo Polare Artico e spengono 2-0 la favola Bodo: Solanke e Porro, Postecoglou a Bilbao.
TOTTENHAM – UNITED Nessuna rimonta impossibile pur per l’Athletic, quindi nemmeno finale in casa: anche il Man U rispetta l’andata e vince 4-1 pure al ritorno per una notte di spensieratezza all’Old Trafford. Quel 5-4 col Lione può scrivere una stagione differente, lo sa pure Amorim, nonostante comunque dovrò esser e sarà ricostruzione estiva. Spurs e United, le due nobili deluse in Premier, a tutto birra direzione giovedì: Bilbao ospiterà sì la finale d’EL, ma tutta Uk.
