Tre capitoli alla fine. Ma con l’Inter con la prua alla massima ambizione continentale, il Napoli parte chiaramente favorito. In terra domestica, tutto sussurra d’azzurro. Anche la città stessa: già tatuaggi col quarto Scudetto. Alla faccia della scaramanzia, Conte prova ancora a tener tutti sulla terra. Ma lo sa anche lui, manca poco al traguardo.
DUELLO FINALE Una domenica dunque dedicata alla lotta Scudetto: attimi decisivi, terzultimo capitolo. L’Inter che favorita, forse colpevolmente superficiale ma senz’altro stanca ed a tratti sofferente dose di infortuni rilevanti pur per una corazzata come lei, scende in campo a tre punti di distanza prima dei rivali. Alle 18 nerazzurri a Torino: campo tosto, turnover forzato. Non c’è Lautaro, nemmeno quel Frattesi del momento; Dumfries e Thuram dalla panchina. Insomma, Napoli può sognare l’allungo decisivo. La fuga. Tutto passa stasera dal Genoa. Recuperato Lobotka, Neres in panchina, Buongiorno prossima settimana. Ma c’è comunque tutto per battere il Genoa. Soprattutto un Maradona traboccante: entusiasmo contagioso, ancora una volta tutto esaurito. Il peso specifico di Zambo e McTominay ad assaltare dietro Lukaku. Napoli che gioca alle 20.45: senza calcoli.
DOMENICA D’A Una domenica che partirà alle 12.30 con la sfida al Friuli tra l’Udinese tranquilla e quel Monza fanalino già retrocesso: nessun verdetto in palio. Più importante Verona-Lecce, delle 15: coi clivensi virtualmente salvi, gara pesantissima per i salentini in diretta corsa con Empoli e Venezia per evitare penultimo e terzultimo posto che significherebbero retrocessione. C’è una salvezza da andare a conquistar per Graziano Fiorita. Si chiude lunedì sera con doppio posticipo: prima Fiorentina proprio a Venezia col dubbio Kean, poi il grosso posticipo e l’altro scontro diretto determinante in chiave Champions, Atalanta-Roma.
