ROMA – Adesso sì. Finalmente sì. Jannik è tornato. Finalmente l’incubo è finito. Il caso clostebol diventa ufficialmente un lontano ricordo. Lunghi, dolorosi. Ma alla fine questi tre mesi sono passati. Come se il tempo si fosse fermato, Roma e gli Internazionali riabbracciano Jannik Sinner, l’orgoglio azzurro. E si fa riabbracciare da numero uno al mondo. Battuto Navone: 6-3 e 6-4. Non la versione perfetta, ma è tornato. Nel complesso, dopo mesi di inattività, ottima prestazione. L’importante era riassaporare. Ottima preparazione, di rovescio. Può migliorar qualcosa sul bilanciamento sul dritto, ma va benissimo così. Passa tutto in secondo piano. In primo c’è il Centrale, il primo c’è quell’adrenalina, sua e del pubblico, un impianto gremito, come nelle grandi occasioni. Sembrava una semifinale, altro che un secondo turno. Nel frattempo vendicato Cinà e battuto l’argentino, Jannik passa. Nel finale esternerà alle telecamere di Sky tutta la sua felicità: “L’aspetto più importante era tornare in campo. Centrale, alle sette, stadio pieno. Incredibile. Sono il più contento di tutti. Mi sono preparato tanto per questo motivo”. Sembra una favola, ma è tutto vero: Jannik Sinner è tornato. L’Italia se lo gode, Roma pure di più.
