ROMA – Non è ancora il vero Sinner. No, non può esserlo. Alla fine è umano anche lui. Dopo tre mesi senza quel tennis che l’ha fatto sembrar un marziano, livelli a cui vuol tornare, era impensabile ipotizzare partenza sparata. Ma intanto fa quello che deve fare, vince.

SORTE E vince anche i sedicesimi. Dopo l’attesissimo debutto con Navone piega anche De Jong. 6-4 e 6-2. Nel primo set va sottolineata però la rimonta sorprendente dell’avversario, che ha intimorito Jannik; nella ripresa, anche qui deve altrettanto deve sussistere un anche se, l’infortunio dell’avversario pesa per un altoatesino che quindi, sfruttando le difficoltà al posto altrui, ha chiuso sul velluto.

ORA TEST ARGENTINO Ma adesso sì, agli ottavi si alza il livello. Sarà il vero test probante, quel Cerundolo, l’argentino che sogna colpo grosso e mediatico, stavolta senza niente da perdere.

FRECCE TRICOLORI Uno scenario ed un contesto partito da stamani, dai primi scambi di Jannik, dalle 25mila persone ad assistere già sotto i primi caldi del primaverile quasi estivo sole capitolino, sotto il quale alle 12.05 sfrecciavano le Frecce Tricolori della Pattuglia Acrobatica dell’Aeronautica Militare Italiana, per un colpo d’occhio mozzafiato a rendere omaggio agli Internazionali BNL. Per tutta risposta Jannik arresta il suo dritto, ammira il cielo come tutti i sostenitori e non può far altro che applaudire. Cuore di ghiaccio, sì, emozionato.