ROMA – In casa Lazio scoppia il caso Alessio Romagnoli. Dichiarazioni, quelle nel finale di Lazio-Juve in piena zona mista, che hanno fatto rumore, eccome.
IL CASO Il difensore centrale, partner di Mario Gilà (letteralmente esploso quest’anno e perno oggigiorno più importante della difesa biancoceleste) aveva esternato parole decisamente sibilline: “Resto? Non lo so. Qui sono felicissimo. Ma ho ricevuto promesse che fin qui non sono state mantenute. Vediamo in settimana”.
STOCCATA Parole che sembrano stoccata a Lotito e Fabiani. Romagnoli, vicecapitano e dopo Zaccagni uno dei pochi grandi leader rimasti dell’era Immobile/Alberto/Milinkovic, è tifoso della Lazio, da sempre. Ha coronato il sogno di indossare biancoceleste, ha contratto fino al 2027. Evidentemente s’era parlato di rinnovo, anche a cifre più alte, prima che i contatti si arrestassero.
LIMBO E quindi limbo. Romagnoli chiama la società. Fa trapelare che qualcosa potrebbe muoversi già in settimana, le parti (gestito da Team Raiola) potrebbero ritrovarsi sul tavolo entro questo finale di stagione.
FUTURO TUTTO APERTO Ma al club non saranno minimamente piaciute le esternazioni di Romagnoli. Vediamo che tipo di ripercussioni significheranno. Rinnovo o addio? A questo punto ogni pista o soluzione diventa aperta.
