Ucraina, Zelensky: “Farò di tutto perché avvenga incontro con Putin in Turchia”
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13 Maggio 2025
Ucraina, Zelensky: “Farò di tutto perché avvenga incontro con Putin in Turchia”

(Adnkronos) – Volodymyr Zelensky “farà di tutto” per fare in modo che avvenga l’incontro con Vladimir Putin in Turchia, dove il presidente ucraino si prepara a recarsi per possibili colloqui di pace. “Faremo di tutto perché questo incontro possa svolgersi”, ha detto parlando con i giornalisti a Kiev, aggiungendo che farà anche “di tutto” per arrivare a un cessate il fuoco. Il presidente ucraino ha poi però espresso la convinzione che Putin “non vuole la fine della guerra, non vuole il cessate il fuoco, non vuole alcun tipo di negoziato”.

Zelensky incontrerà il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ad Ankara domani o dopodomani. “Abbiamo concordato con il presidente Erdogan che lo incontrerò nella capitale turca”, ha annunciato. “L’incontro – ha aggiunto – avverrà il 14 o 15 maggio”.

Quanto all’eventuale presenza di Donald Trump, “non conosco la decisione del presidente degli Stati Uniti, ma in ogni caso, se confermasse la partecipazione, penso darebbe una spinta ulteriore all’arrivo di Putin”, ha detto Zelensky.

Il presidente ucraino ha invitato Putin ai colloqui di pace in Turchia il 15 maggio, che segnerebbero il loro primo incontro dall’inizio della guerra. Mosca si è dichiarata pronta ad avviare colloqui diretti con Kiev questa settimana, ma non ha confermato un possibile incontro tra i due leader.

Secondo quanto riferiscono diversi media, tra cui l’agenzia azera Apa e la tv cinese Cgtn in russo, dovrebbero essere il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e il consigliere del Cremlino per gli affari internazionali Yuri Ushakov a guidare la delegazione russa in Turchia. Ma il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha sottolineato che il Cremlino annuncerà chi rappresenterà la Russia nei negoziati di giovedì “non appena il presidente lo riterrà necessario”. “La parte russa continua a prepararsi per i colloqui previsti – ha detto Peskov – Questo è tutto quello che possiamo dire a questo punto. Non intendiamo commentare oltre”.

Alti funzionari dell’amministrazione Trump dovrebbero essere giovedì a Istanbul per i colloqui previsti tra Russia e Ucraina, mentre l’eventuale presenza del presidente americano resta un’incognita, essendo legata all’eventuale arrivo in Turchia di Putin, alla quale in pochi sembrano credere. “Al momento è tutto molto dinamico”, ha detto, citato dalla Cnn, una fonte dell’amministrazione, secondo cui “nessuno sa molto” a proposito di quello che succederà tra due giorni.

Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha parlato della nuova raffica di sanzioni che attende la Russia in assenza di “reali progressi questa settimana” nel lavoro per arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina. “Abbiamo concordato che se non ci saranno progressi reali questa settimana, lavoreremo poi insieme a livello europeo per un inasprimento significativo delle sanzioni”, ha detto Merz durante una conferenza stampa a Berlino con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.

E sui colloqui attesi in Turchia ha aggiunto di accogliere con favore “il fatto che il presidente Zelensky”, di cui ha detto di ammirare il “coraggio”, abbia “accettato personalmente di recarsi in Turchia per negoziare la pace con il presidente Putin”. Ma, ha aggiunto, “ora spetta a Putin accettare questa offerta di negoziati e accettare il cessate il fuoco. La palla è nel campo della Russia”.

“Nel caso in cui il governo russo non accettasse” la proposta sostenuta dagli alleati di Kiev, nel mirino delle sanzioni finirebbero “altre aree, come il settore dell’energia e il mercato finanziario”, ha affermato insistendo sul fatto che “questa guerra deve finire”. Ed è anche per questo, ha rimarcato, “che stiamo fornendo assistenza militare e, se necessario, se la guerra non si fermerà, continueremo a sostenere a livello militare l’Ucraina per gli anni a venire”.

Intanto il ministero della Difesa in Russia ha annunciato la cattura di un’altra città nella provincia ucraina di Donetsk. Si tratta dell’insediamento di Miroliubovka. Ieri Mosca aveva reso noto che le forze militari erano entrate a Kotliarovka, sempre nel Donetsk.

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