Il 3-0 alla Reggina, il diluvio di Perugia, il gol di Calori, Galeazzi che abbandona la telecronaca della finale di tennis per godersi il trionfo, dopo un quarto di secolo è ancora vivo il ricordo dello scudetto più “pazzo” della storia. Il Mundo Deportivo titolò “Dios es del Lazio”
ROMA – Anche la Capitale d’Italia ha il suo “Febbre a 90”. Il 14 maggio del 2000 la Lazio vinse incredibilmente il suo secondo storico scudetto. Lo fece rimontando 9 punti nelle ultime 8 partite, superando la Juventus proprio nell’ultima giornata.
La Juventus si presentò all’epilogo del campionato con 2 punti di vantaggio sulla Lazio. I bianconeri scesero in campo a Perugia contro la squadra allenata da Carletto Mazzone. Il primo tempo si concluse 0-0. La Lazio superò la Reggina per 3 a 0, mentre a Perugia, durante l’intervallo, si scatenò un violento acquazzone.

I bianconeri spinsero per il rinvio della partita mentre l’arbitro Collina dopo ben 71 minuti di attesa fece riprendere il gioco. Pronti via, gol di Calori per gli umbri. A 150 km di distanza la gente laziale impazzì.
La gioia lasciò subito spazio alla tensione, preoccupazione, disperazione. Mancavano ancora tantissimi minuti e il Perugia in quella ultima giornata aveva poco da chiedere al suo campionato.
Lo speaker dell’Olimpico avvisò i tifosi laziali dell’imminente collegamento video con Perugia per seguire il secondo tempo della sfida tra gli umbri e la Juventus. Il collegamento saltò per cui alla folla laziale, che nel frattempo aveva invaso il prato dell’Olimpico, giunse la “voce amica” di Riccardo Cucchi, grandissimo tifoso della Lazio, dalle frequenze di Radio Rai.
Quei lunghissimi 50 minuti, che in Inghilterra avrebbero ispirato un film stile “Febbre a ‘90”, vennero vissuti con ansia e trepidazione, ma poco dopo le sei del pomeriggio arrivò il tanto atteso fischio finale di Collina, raccontato, come detto, dalla voce di Riccardo Cucchi: “In questo istante Collina dichiara concluso il confronto, sono le 18 e 4 minuti del 14 maggio del 2000, la Lazio è Campione d’Italia 1999-2000, la Juventus è stata battuta a Perugia dalla squadra di Carletto Mazzone, linea all’Olimpico”.
La Lazio di Sergio Cragnotti e allenata da Sven Goran Eriksson, Campione d’Italia 1999/2000, viene citata come il più grande rimpianto da Sir Alex Ferguson:” Non ho battuto la Lazio, era la squadra più forte al Mondo“. Il tecnico inglese lo disse nella Sala stampa dell’Old Trafford gremita fino all’inverosimile nel giorno dei festeggiamenti dei 25 anni sulla panchina del Manchester United.
Il romanzato scudetto laziale viene ricordato anche per la “fuga” dalla telecronaca della finale degli Internazionali di tennis di Roma da parte di Gian Piero Galeazzi. “Bisteccone”, grande tifoso laziale, appresa la notizia del vantaggio del Perugia, a pochi minuti dalla fine dell’incontro in terra umbra, abbandona la telecronaca e si precipita allo stadio tra la gente laziale. Così lo racconta teche.rai.it : https://www.teche.rai.it/2024/05/scudetto-lazio-2000/

Una storia incredibile, uno scudetto divino, il Mundo Deportivo titolò “Dios es del Lazio”



